1/7 – Introduzione
Si può con certezza, senza timore di smentita, affermare che le corde sono quasi sempre esistite e, rappresentano una delle prime invenzioni dell’uomo. La struttura della corda è da secoli sostanzialmente rimasta immutata, mentre con l’avvento delle fibre sintetiche si sono ottenute nuove prestazioni che sono paragonabili e, per certi aspetti addirittura superiori, alle corde d’acciaio. L’utilizzo delle corde in ambito di soccorso è a dir poco sorprendente e, non esiste manovra in cui non vengano impiegate. Basti pensare ad un sollevamento di un automezzo incidentato o al recupero di una persona infortunata in fondo ad un crepaccio. A volte la lunghezza della corda non è sufficiente per usarla in maniera efficiente ed è possibile allungarla con “l’impalmatura”. Essa è una procedura delicata e laboriosa, mediante il quale è possibile unire i due capi di una stessa corda, senza l’impiego di morsetti o di altri dispositivi di presa. Questa operazione viene eseguita da personale altamente qualificato e, quasi sempre sul posto. C’è da dire che anche in presenza di una impalmatura eseguita a regola d’arte, questa giunzione rappresenta comunque un punto debole di ogni corda, per cui le normative prevedono una regolare ed attenta sorveglianza su di essa. Se seguirai attentamente la guida che segue nei vari passaggi ti spiegherò come realizzare l’impalmatura comune e quella perfetta.
2/7 Occorrente
- una corda che dovrai impalmare
- corda più fine di quella da impalmare per eseguire il lavoro
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Per prima cosa realizzerai l’impalmatura comune. Quindi inizia facendo un occhiello e disponilo lungo la corda. A questo punto, dovrai passare ad avvolgere intorno alla corda la cima definita corrente, ovvero quella che muovi, bloccando le estremità dell’occhiello. Per questo lavoro occorre che realizzi i giri nella direzione opposta rispetto all’estensione della corda. Può aiutarti a capire il procedimento e il risultato che devi ottenere fin qui, osservano la foto di questo passo.
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A questo punto, proseguendo il lavoro, dovrai continuare ad avvolgere la corda fino alla fine, facendo attenzione a disporre ogni giro ordinatamente. Quando avrai finito, passa ad infilare la cima nell’occhiello che si forma. Una volta fatto, non ti resta che tirare la cima corrente per imprigionare l’occhiello, poi tira con energia in modo da trascinare la cima corrente sotto i viluppi, fino a formare un rigonfiamento sotto gli avvolgimenti. Alla fine, taglia le estremità della fune.
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Quando avrai concluso il lavoro, l’impalmatura comune sarà pronta. Adesso, passa ad eseguire la variante, ovvero quella perfetta. Quindi, come primo lavoro, dovrai disporre sulla corda entrambe le cime del filo con cui eseguirai l’impalmatura, orientandole in direzioni opposte. A questo punto, quando avrai fatto, passa ad avvolgere la corda con la parte del filo più distante dall’estremità della corda stessa. Con l’immagine di questo passo capirai il lavoro da eseguire e il risultato da ottenere fino ad ora.
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Una volta che avrai eseguito questa operazione, i giri dovrai eseguirli quanto più possibile stretti e ordinati, e le due parti del filo sottostanti devono rimanere vicine e parallele. Inoltre, ad ogni giro, dovrai fare attenzione a sbrogliare l’occhiello corrente dall’estremità della corda. A questo punto, mentre l’occhiello si restringe, rimuovi il filo comunicante con esso. Infine rimuovi le parti allentate tirando il filo, quindi stringi le estremità per assicurare l’impalmatura, come puoi notare nella foto allegata in questo passo.
7/7 Consigli
- Fai un bel po di pratica prima di eseguire il lavoro vero e proprio.