1/9 – Introduzione
Come sanno bene gli appassionati di modellismo, con gli stampi in silicone è possibile dare sfogo alle proprie idee creative e duplicare gli oggetti più disparati, dalle ruote di un’auto alle sedute agli accessori più complessi e molto altro ancora.
Ma non è necessario acquistarli, né è difficile crearli contrariamente a ciò che si crede, visto che non capita di lavorare tutti i giorni questo materiale. La gomma siliconica in-mold è uno dei materiali più utilizzati da chi ama riprodurre fedelmente i dettagli di un oggetto.Ovviamente esistono già stampi in silicone realizzati professionalmente, ma realizzarne uno, scegliendo il tema, ha un gusto completamente diverso. Quello di cui hai bisogno è un buon catalizzatore e una pasta liquida o gommosa, su piccola scala, poche ore a disposizione per lavorare i componenti della gomma siliconica e darle il tempo di solidificare e diventare uno stampo a tutti gli effetti.I vantaggi della gomma siliconica rispetto agli stampi in acciaio sono elasticità, precisione e resistenza allo strappo e anti-aderenza alle superfici o alla resina dello stampo che vi viene colata. In questa guida vedremo come realizzare in poco tempo e con facilità gli stampi in gomma siliconica per dare un tocco personale ai propri modelli ed inventare forme nuove dando spazio libero alla fantasia, spendendo poco.
2/9 Occorrente
- Gomma siliconica
- Catalizzatore per gomma siliconica
- Spatola
- Resina o gesso
- Catalizzatore per resina oppure acqua e polvere per gesso
- Bilancia di precisione
- Mattoncini lego
3/9 – Acquistare la gomma
Con la gomma liquida è possibile riprodurre oggetti “dinamici”, spostabili, di piccole, medie o grandi dimensioni. Per un oggetto “statico” invece, ad esempio una parte attaccata ad un oggetto di grandi dimensioni, che non ha possibilità di essere staccato ed immerso nel serbatoio di gomma liquida, si utilizza pasta di gomma. Innanzitutto occorre munirsi della materia prima, acquistando la gomma siliconica in un negozio specializzato o di modellismo, con particolare riguardo alle sue caratteristiche.
Lo “shore” è l’indice di durezza della gomma: se è basso significa che è morbida; se è alto essa è più resistente, alle sollecitazioni esterne e alle alte temperature, e si comporterà meglio una volta indurita. Quest’ultimo tipo è preferibile soprattutto per creare particolari in gesso o resina.
4/9 – Pulire il duplicato
La gomma siliconica liquida viene applicata fondendola direttamente sull’oggetto fisso in un bicchiere di plastica tagliato o in un tagliapasta. Iniziare mescolando i due composti, la gomma liquida e il catalizzatore, precedentemente pesati e con le proporzioni indicate nel prodotto in uso per almeno 3 minuti. I tempi di attesa affinché la gomma si solidifichi nello stampo variano, ma in linea di massima occorrono 24 ore per asciugarsi completamente. Se non lo si è ancora fatto, bisogna decidere cosa duplicare.
Il pezzo originale prescelto (master) va quindi pulito, sgrassandolo bene, e possibilmente rivestito di una vernice lucida per rendere più facile la sua estrazione dallo stampo alla fine del procedimento ed ottenere una superficie completamente liscia.
5/9 – Costruire un muro
Una volta scelto e preparato l’elemento da duplicare, è ora di mettere a punto il contenitore in cui si darà vita allo stampo. Per fare ciò possono essere utilizzati, per esempio, i mattoncini Lego che sono modulari e nati per creare muri ed incastrarsi perfettamente.
Attorno all’elemento (o agli elementi) da duplicare, si costruisce quindi un muro di mattoncini, in maniera tale da limitare gli sprechi di gomma siliconica, fino a coprirne interamente il perimetro.
6/9 – Mescolare la gomma
Pronto lo stampo, si mescola la gomma siliconica con il suo catalizzatore, variabile a seconda del tipo, e dosato secondo le percentuali consigliate, aiutandosi con una bilancia di precisione.
I due materiali vanno lavorati fino a che non risultino ben amalgamati.
Il composto va poi lasciato riposare per circa un minuto, in modo da far uscire l’aria inglobata durante l’operazione precedente.
7/9 – Rimuovere l’oggetto
Il composto sarà pronto per essere colato quando scompariranno del tutto le bolle d’aria. Per far sì che raggiunga anche i lati più nascosti dell’oggetto, è bene avvalersi di una spatola, anche per evitare che si formino nuove bolle d’aria. Un pennellino consentirebbe un lavoro di maggiore precisione, ma finirebbe per rovinarsi visto che la gomma vulcanizzata non potrebbe successivamente più essere rimossa.
Indurito lo stampo si potrà procedere a liberare l’oggetto, rimuovendo i mattoncini all’esterno e procedendo man mano verso l’interno.
8/9 – Eseguire la colata
Ora che lo stampo siliconico è pronto, vi si può colare dentro il materiale prescelto per realizzare il duplicato dell’oggetto, come la resina o il gesso. Anche stavolta andrà mescolato e amalgamato bene con il suo catalizzatore (per la resina) o con acqua e polvere (nel caso del gesso). Il tutto va poi lasciato riposare alcuni secondi per eliminare le bolle d’aria. La colata può essere realizzata in un’unica soluzione oppure in due tempi. In quest’ultimo caso, nella prima fase si riempie lo stampo per metà, si spalma quindi il materiale, e si continua con il secondo riempimento. Soprattutto per i meno esperti, questa opzione è preferibile.
Una volta fatta la colata è necessario far riposare lo stampo ed aspettare che il pezzo duplicato sia completamente indurito, in modo da poterlo estrarre con facilità senza danneggiarlo.