1/6 – Introduzione

Durante l’anno dedichiamo alle nostre piante moltissima attenzione quotidiana e durante l’estate, se non abbiamo nessuno che possa passare a casa nostra, rischiamo di vedere svanire il nostro lavoro in pochi giorni a causa della impossibilità di innaffiarle.
Ecco in pochi passi come realizzare un sistema di autoinnaffio per le piante.

2/6 Occorrente

  • bacinelle o bottiglie in plastica
  • stuoia filtrante (o in alternativa cotone fino)
  • dosatori per piante, irrigatore automatico, tubo di gomma

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Esistono in commercio alcuni prodotti che consentono di annaffiare le tue piante, anche quando non sei in casa, ad un costo abbastanza economico se consideriamo il fatto che puoi riutilizzarlo e che non dovrai riacquistare la pianta. Sono dei semplici dosatori d’acqua che dobbiamo avvitare al posto dei tappi alle bottiglie di plastica; questi rilasceranno acqua in base alla regolazione che andremo a fissare. Inseriamo ora la nostra bottiglia nel vaso per tutta la profondità del dosatore, che dipende dal tipo che abbiamo acquistato e lasciamo che inizi fare il proprio lavoro. Importante: bagniamo bene la terra prima di inserire la bottiglia cosi che la pianta assetata non richieda subito acqua, altrimenti vanificheremmo, in pochi giorni, la nostra prevenzione.

Un’altro metodo, ancora più semplice, è quello di inserire nei vasi semplicemente le bottiglie dell’acqua senza nessun dosatore; in questo modo però l’acqua sarà sufficiente solo per un week end e non per una settimana o due di vacanza.
Se, fortunatamente, abbiamo un rubinetto sul balcone, innaffiare le piante diventa molto più efficace. Con una minima spesa, possiamo acquistare un irrigatore automatico, anche il primo prezzo è sufficiente per un utilizzo domestico, qualche metro di tubo in plastica, e piccoli irrigatori terminali. Lo avvitiamo al rubinetto come potremmo fare con una canna dell’acqua, regoliamo il programma che desideriamo per l’irrigazione (leggendo bene le istruzioni) stendiamo il tubo dell’acqua sul perimetro del nostro balcone, infine colleghiamo gli irrigatori terminali e inseriamo il loro supporto nella terra. In questo modo, quando l’irrigatore entrerà in funzione, le piante riceveranno la giusta quantità di acqua in modo semplice e automatico.

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Se hai delle piante in vasi medio-grandi puoi muoverti utilizzando delle striscioline di stuoia filtrante (o cotone fino), ed alcuni secchi di acqua.
Riempi i secchi, e non coprirli, in quanto l’acqua che evaporerà giorno dopo giorno manterrà umido l’ambiente vicino alle piante.
Taglia delle striscioline di stuoia, di circa 3 cm di spessore, e lunghi abbastanza da coprire abbondantemente la distanza (che deve essere la minima possibile) tra il secchio e la pianta.

Posiziona il secchio su una pedana (in modo che sia sollevato almeno 15 cm da terra e risulti quindi più alto dei vasi), bagna bene la stuoia, e fai in modo che una sua estremità stia sul fondo del secchio. L’altra estremità, immergila nel vaso (a circa 2 cm di profondità). In questo modo l’acqua filtrerà verso la pianta.

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Se le piante sono di piccola dimensione, puoi trattarle tutte insieme ponendole su una superficie piana (tipo il lavello).
Prima di questo, però, prendi la stuoia filtrante, e, senza tagliarla, immergila in acqua ed appoggiala su questo piano.
Bada che la parte finale di essa dovrà fuoriuscire dal bordo vicino al lavello. Inserisci questa estremità (o una che avrai aggiunto) all’interno di una bacinella colma di acqua, in modo che essa possa sempre assorbirne.
In questo modo, la stuoia resterà sempre imbevuta, e le piante assorbiranno l’acqua di cui necessitano direttamente dalla base del vaso.

6/6 Consigli

  • Naturalmente è necessario che i vasi siano forniti di fori sul fondo