1/6 – Introduzione
Il tipico abito del monaco è costituito da una semplice tunica, lunga fino ai piedi, di fattura alquanto modesta. La caratterizzano l’impiego di tessuti grezzi, non tinti, dai tagli ampli, una cinta in vita, un cappuccio e sovente un mantello o cappa. Deve contrapporre la ricchezza interiore e spirituale di chi lo indossa con la povertá dell’aspetto, essendo un simbolo della dedizione ad una vita autentica e semplice.
Travestirsi da monaco per Carnevale o una festa in costume costituisce un’ottima scelta: l’abito è piuttosto facile da realizzare, per risultare veritieri bastano un minimo di capacitá manuale con ago e filo e cura per gli accessori. Proseguite nella lettura e scoprirete come fare.
2/6 Occorrente
- 3 mt di tessuto grezzo nei colori grigio o marrone, tipo tela da sacco ruvida, feltro o juta, ago e filo o macchina da cucire, un pennarello per stoffa o gessetto da sarti, un metro da sarta, 1,5 mt di corda, un paio di vecchi sandali, un crocifisso
3/6 – Tunica
Iniziamo creando la tunica o saio. Normalmente, quando acquistate un taglio si stoffa, la larghezza standard della pezza è di 150 cm: perfetta per una persona di media corporatura, pertanto dovete preoccuparvi solo della lunghezza. Fate posizionare in piedi davanti a voi colui o colei che indosserá l’abito. Prendete le misure dalla spalla alla caviglia, raddoppiate la lunghezza ottenuta e tagliate un lungo rettangolo di stoffa. Piegate il tessuto a metá per la lunghezza. Praticate un taglio lungo circa 15 cm al centro del bordo piegato (grande abbastanza per far passare la testa attraverso la fessura).
Infilate l’abito e fatelo indossare come un poncho. La stoffa dovrebbe cadere sulle spalle ed arrivare ai polsi di una persona non molto alta. Fate allargare ed estendere le braccia al vostro modello/a. Giuntate con degli spilli la parte frontale e posteriore della tunica all’altezza delle ascelle, 15 cm sotto il braccio. Poi puntatela all’altezza della cintola, sempre lasciando 15 cm di agio.
Sfilate la tunica e distendetela su un tavolo, piegata in 2 e puntata con gli spilli.
Aiutandovi col gessetto o il pennarello tracciate una linea che parte dal polso, arriva allo spillo dell’ascella e scende alla vita, in modo da definire la linea di cucitura. Il disegno ottenuto deve assomigliare ad un semplice abito a forma di grande T. Tracciate quindi un’altra linea esterna, parallela alla precedente, distante circa 1 cm, per determinare la linea lungo cui cucire. Tagliate la stoffa lungo questa linea esterna.
Cucite insieme il saio lungo la linea di cucitura. Rivoltate la tunica al contrario. Le maniche dovrebbero arrivare fino alle dita. Se fossero troppo corte allungatele aggiungendo su entrambe i lati una striscia di tessuto avanzato. Non preoccupatevi di nascondere le cuciture: ricordate che state creando un abito per poveri.
4/6 – Cappa e cappuccio
Fatta la tunica passiamo agli accessori: cappa e cappuccio. Partiamo con la cappa. Misurate la distanza fra gomito e gomito e tagliate un pezzo di stoffa avente la stessa lunghezza e larghezza della distanza appena presa.
Tagliate una striscia di stoffa lunga circa 50cm: sará il vostro compasso. Legate il pennarello ad un’estremitá della striscia. Tenete il pennarello ad una estremitá della cappa, stendete la striscia fino al centro della cappa e, usandola come guida, disegnate un cerchio sulla cappa. Tagliate lungo la circonferenza tracciata.
Misurate la circonferenza della testa a livello delle orecchie. Seguendo il metodo suddetto (striscia-compasso), disegnate e tagliate un foro al centro della cappa, avente le dimensioni appena prese. Anche se non risulta perfettamente rotondo, l’importante è che sia abbastanza largo da farci passare la testa.
Per fare il cappuccio tagliate un ulteriore pezzo di stoffa lungo 45 x 90 cm. Piegatelo per la lunghezza a formare un quadrato e cucite lungo uno dei lati, perpendicolarmente alla piega. Rivoltate il cappuccio.
Allineatene la cucitura al centro del collo sulla tunica, nella parte posteriore. Aprite il cappuccio e puntatene gli angoli ai lati a destra e sinistra del collo. Poiché il cappuccio è molto piú lungo dell’apertura del collo, per farlo corrispondere puntate con degli spilli delle piccole pieghe lungo il bordo del cappuccio, fra un angolo puntato e l’altro. Cucitelo lungo la fessura del collo, poi togliete gli spilli.
5/6 – Vestizione
Fate indossare la tunica al vostro modello, quindi infilategli la cappa ed aggiustate il cappuccio. Legategli morbidamente la corda attorno al girovita e fate dei nodi alle estremitá.
Se dovesse far freddo prevedete una calzamaglia color carne.
Fategli indossare i sandali (meglio se consunti) e, per completare l’opera, mettetegli al collo una grande croce appesa ad un laccio in pelle. Ecco fatto: ammirate e divertitevi.
6/6 Consigli
- Al posto della croce potete mettere al collo il Tau francescano in legno.
- Il colore dell’abito del monaco, (bianco, marrone o grigio), il materiale della cintola (in corda, pelle, stoffa), l’uso ed il colore dello scapolare variano a seconda degli ordini. I Benedettini, ad esempio, indossavano il colore bianco, divenuto poi nero per distinguersi dall’ordine Cistercense.
- Una curiositá: i 3 nodi sul cordone dell’ordine francescano rappresentano castitá, povertá ed obbedienza.