1/6 – Introduzione

Se intendete realizzare alcuni strumenti, potete cimentarvi nella creazione di uno dei più antichi e particolari per le note che emette; infatti, si tratta del flauto di Pan ovvero uno strumento a canne accostate e legate fra di loro. Il flauto in oggetto ha origini antichissime, e secondo la mitologia greca il creatore fu proprio il dio Pan che innamoratosi della ninfa Siringa la inseguì, mentre lei non amandolo per sfuggirgli si gettò nel fiume, pregando di essere trasformata affinché il dio Pan non la riconoscesse. Da quel momento fu tramutata in una canna che a causa del vento, cominciò ad ondeggiare emettendo un dolce suono, che incantò lo stesso Pan. A questo punto il Dio la tagliò in varie parti creando il flauto. Dopo questa lunga ed interessante premessa se anche a voi piacerebbe realizzare un flauto Pan, allora il consiglio è di leggere attentamente la presente guida per sapere come procedere e cosa utilizzare.

2/6 Occorrente

  • Tubi di bambù o in pvc
  • Spago
  • Tondini di legno
  • Colla vinilica
  • Carta abrasiva a grana sottile
  • Olio di lino
  • Set per lucidatura a tampone
  • Scatola di legno
  • Stoffa colorata ed ovatta

3/6 – Procurare il bambù

Iniziate la preparazione del flauto procurandovi i tubi, che possono variare da 5 a 24 o più (solitamente sono fatti di bambù, anche se oggi si realizzano con tubi in PVC). Per farlo secondo tradizione, vi occorre quindi della canna di bambù, dello spago e dei tondini di legno abbastanza resistenti, come ad esempio quello dei tinò per gli incastri. La prima cosa che farete, è dunque procurarvi almeno 3 m di bambù, con un diametro interno di circa 1 cm. Il materiale lo potete trovare di diverse misure nei centri per il giardinaggio, oppure in natura ma bisogna farlo essiccare prima di tagliarlo.

4/6 – Tagliare la canna in 12 pezzi

A questo punto, se intendete realizzare quello a 12 canne, tagliate il bambù a scalare di 2 cm, quindi cominciate dal primo di 30 e man mano tagliate i successivi fino all’ultimo di 8. Adesso, in ogni tubicino di bambù, inserite un tondino di legno dello stesso diametro in modo da creare un tappo, fissandolo con della colla vinilica. Fatta questa operazione per tutte le 12 canne del flauto di Pan, prendete poi dello spago che avvolgete a tondini su ognuno di essi, e che fissate man mano con della colla a caldo. Dopo aver pulito la superficie dalle colature di colla con della carta abrasiva a grana sottile e dell’olio di lino, provvedete a dare una piccola lucidata allo strumento in modo da fargli assumere la sua tipica colorazione beige brillante.

5/6 – Provare il suono del flauto

A questo punto, il flauto di Pan può definirsi realizzato, e per fare la prova del suono è sufficiente soffiare in modo alternato nei cinque fori vuoti che sono rimasti tali, nella parte opposta a quella in cui avete inserito i tondini di legno. Le note che questo strumento artigianale emette sono quelle tipiche, e vi consentono di rilassarvi suonando le più classiche melodie della musica etnica come quella cilena, peruviana oppure classica dell’antica Grecia, e che spesso avete ascoltato come colonna sonora nei film con trame mitologiche e storiche.

6/6 – Lucidare il flauto Pan a tampone

Se il vostro flauto Pan intendete renderlo ancora più raffinato e magari regalarlo a qualche vostro amico, le canne di bambù le potete lucidare diversamente da come descritto nei passi precedenti. In tal caso usate della cera liquida o anche del flatting trasparente, in modo da lasciare ben visibile il caratteristico colore paglierino. Se invece lo preferite più scuro, allora il consiglio ulteriore è di utilizzare dell’anilina e poi una volta che si è asciugata, procedere con una raffinata lucidatura a tampone. Alla fine per ottimizzare il risultato, con le vostre stesse mani e con alcuni attrezzi per il bricolage, create anche una bella custodia con tanto di stoffa colorata all’interno imbottita con dell’ovatta. La parte esterna invece potete anch’essa rifinirla con una lucidatura a tampone o rivestirla con della pelle, oppure aggiungete delle borchie di ottone o dei fregi in ferro battuto.

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