1/5 – Introduzione

Se il vostro desiderio è di coltivare verdure e spezie, oppure ortaggi come zucchine pomodori peperoni e melanzane, ma non avete molto spazio a disposizione, non è il caso di farne una dramma. Oggi infatti le moderne tecniche di coltivazione vi consentono di realizzare un piccolo orto bioattivo che come si evince dal nome stesso, non prevede l’uso di sostanze chimiche, viene creato sospeso dal suolo, e nel contempo permette di godere di prodotti ideali per una sana alimentazione. A tale proposito, ecco una guida con alcuni consigli su come massimizzare il risultato.

2/5 Occorrente

  • Tronchi da 10 cm di diametro
  • Supporti di legno da 40 cm
  • Resina epossidica
  • Vetroresina liquida
  • Terriccio bio
  • Concimi verdi
  • Terra vulcanica
  • Semi bio
  • Attezzi per il giardinaggio

3/5 – Seguire delle linee guida specifiche

Per realizzare un orto bioattivo bisogna seguire delle specifiche linee guida che prevedono innanzitutto la creazione di contenitori sospesi dal suolo e l’uso di un terriccio adatto, insieme ad altri prodotti naturali per arricchirne l’humus senza alcun rischio di contaminazione. Tra questi sono indicati i composti organici, il terreno di origine vulcanica e alcuni concimi verdi quindi biologicamente testati. Premesso ciò, nei passi successivi vediamo in sequenza come procedere per ottenere un funzionale orto bioattivo.

4/5 – Creare dei supporti di legno

Per prima cosa create dei supporti di legno che vi consentano di distanziare i contenitori di almeno 40 centrimetri dal suolo. Per fare ciò potete piantare ad una certa profondità (almeno 30 cm) dei tronchi di circa 10 centimetri di diametro. Successivamente sempre con questi ultimi, realizzate anche gli stessi contenitori assemblando i tronchi tra loro con della resina epossidica. In un giardino piccolo e di forma quadrata potete ad esempio posizionare un contenitore di due metri di lunghezza e 50 centimetri di larghezza per ogni lato, e magari al centro per un fattore puramente estetico aggiungere una bordura con fiori. Una volta che il collante si è completamente essiccato, procedete con l’impermeabilizzazione delle pareti interne dei contenitori, usando della vetroresina liquida. A lavoro ultimato procedete seguendo le altre linee guida descritte nel passo succesivo.

5/5 – Riempire i contenitori con terra

L’orto bioattivo come accennato in fase introduttiva richiede vari tipi di terra che potrete trovare certificata nei centri per il giardinaggio e nei vivai. Una volta riempiti i contenitori fino all’orlo con del terriccio normale, miscelate il composto con della terra di origine vulcanica e del fertilizzante naturale come ad esempio quello ricavato dalle foglie verdi. Con un rastrello fate poi in modo che alla fine il tutto sia perfettamente omogeneo. A questo punto potete iniziare la semina, inserendo nei contenitori i granuli presenti nelle bustine vendibili presso i suddetti vivai. Alcuni tradizionali interventi di manutenzione come la concimazione periodica, la sarchiatura del terreno e regolari innaffiature, vi consentiranno di far crescere i prodotti in modo sano e biologico, grazie soprattutto alla sospensione da terra dei contenitori.