1/7 – Introduzione
La capriata è una costruzione antica e particolare. Introdotta già ai tempi dell’antica Grecia, la presenza di tale elemento architettonico risulta essere fondamentale soprattutto nella realizzazione di un tetto a due pendenze, il quale finirà per avere troppa luce tra gli appoggi e che, di conseguenza, dovrà sopportare un carico piuttosto rilevante. È proprio in questo caso che entra in gioco la capriata, che in qualità di struttura portante servirà a scaricare a terra i carichi della struttura in modo differente. Esistono diversi tipi di capriate, realizzabili con materiali diversi. In questo caso, vediamo come realizzare una capriata in legno.
2/7 Occorrente
- Legno
- Travi
- Coibente termico
- Guaina bituminosa
- Ferro
- Tegole
- Mura
3/7 – I conteggi matematici per le scanalature
Per realizzare la capriata si dovranno incastrare tra loro i vari elementi portanti alla perfezione. Le varie scanalature dovranno essere conteggiate secondo metodi matematici prima di iniziare la lavorazione, ed è per questo motivo che il calcolo dovrà essere eseguito da tecnici professionisti per evitare di incorrere in errori che potrebbero comportare anche il crollo del tetto. Nel calcolo andranno conteggiati attentamente i pesi, i nodi e gli appoggi. Inoltre, per la costruzione della capriata è anche possibile utilizzare altri elementi di ferro da inchiodare alle varie travi al fine di rendere la loro unione più sicura e stabile.
4/7 – L’inserimento di tegole e coppi
Per la costruzione è possibile utilizzare anche delle travi più strette, dette “arcarecci”. Una volta ottenuta la capriata sarà necessario ultimare la costruzione del tetto utilizzando del massetto armato, dopodiché si dovrà proseguire con del coibente termico e con una guaina bituminosa ardesiata. Il tutto andrà completato con uno strato di tegole e coppi. Inoltre, se volete rendere la struttura sicura e seguire le norme antisismiche dovrete prendere altre informazioni in merito, poiché dovrete andare ad effettuare delle modifiche anche alle mura di appoggio.
5/7 – L’inserimento di puntoni, monaco e catena
Infine, dovrete prevedere la presenza di due muri portanti sui quali la capriata dovrà essere appoggiata, muri che logicamente si troveranno alle due estremità opposte. Dovrete porre due puntoni di legno, la cui inclinazione dipenderà dalla pendenza del tetto, solitamente attestata al 30%. Al centro, in verticale, verrà posto un altro pezzo di legno denominato “monaco”, mentre alla base sarà posta una trave in posizione orizzontale che prenderà il nome di “catena”. Potrete anche usare una staffa di ferro, che viene inchiodata al legno al centro e che passerà attorno alla trave in orizzontale. In questo modo riuscirete ad impedire al monaco di spostarsi sostenendo al contempo la catena. Nella capriata verranno incastrate anche le cosiddette “saette”, che serviranno a togliere pressione ai puntoni inclinati. Nel caso in cui aveste bisogno di altre informazioni sulla realizzazione di capriate in legno consultate il link: https://www.coffeenews.it/la-capriata-in-legno-costruzione-come-fare/.
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7/7 Consigli
- Prima di iniziare la lavorazione informatevi se le vostre mura possono reggere questo tipo di tetto.
- Prima di partire con gli interventi, eseguite o fate svolgere da professionisti un disegno della capriata da realizzare.
- Per la lavorazione assicuratevi di utilizzare materiale idoneo e di buona qualità, onde evitare problemi in prospettiva futura.
- Agite sempre in sicurezza e seguendo le norme edilizie.