1/8 – Introduzione

Se vuoi coltivare qualcosa in casa, ti servirà quasi sicuramente una serra di qualche tipo, se vuoi ottenere un raccolto utile. Si va da quelle piccole da tenere sul balcone a quelle più grandi che si illuminano con lampade apposite, e che ci consentono di coltivare in casa ciò che vogliamo. Spesso le serrette in casa si trovano chiamate grow box, che significa “scatola di crescita” perché si tratta di una soluzione che ci giunge dai paesi anglosassoni, dove l’inverno è rigido ed è difficile coltivare all’aperto. Iniziamo subito con il dire che se il nostro hobby preferito è la coltivazione di piante e fiori e riteniamo di avere il pollice verde, ma il nostro appartamento non possiede terrazzo o balconi, con un po’ di ingegno e utilizzando il metodo del fai da te, potremo trasformare un piccolo sgabuzzino o un piccolo guardaroba in una grow box per la coltivazione indoor. Realizzare la grow box non sarà un’impresa difficile e potremo personalizzarla a seconda delle nostre esigenze. Ricreerà nella nostra abitazione l’ambiente e le condizioni necessarie per la crescita di piantine e potremo godere finalmente di un prodotto sano e genuino, decisamente a filiera corta. Vediamo insieme come procedere.

2/8 Occorrente

  • 6 pannelli di compensato 2m x 1m
  • Piccolo ventilatore
  • Lampadine
  • Ventole
  • Viti
  • Fili elettrici
  • Cerniere
  • Silicone
  • 8 pali 2.5cm x 2m

3/8 – Iniziare la realizzazione

La grow box è in pratica una serretta indipendente. Per prima cosa dovete decidere se farla in uno sgabuzzino o una stanza, oppure se costruirla dal nulla. Premesso che a meno che la grow box non sia costantemente esposta al sole, e che quindi, essendo destinata alla coltivazione dentro casa, non avrebbe senso costruirne una, ci dedicheremo all’allestimento di una stanzetta che assolva alo scopo. Individuate un sottoscala oppure uno sgabuzzino adatto. Anche un grosso armadio potrebbe andare, anche se scomodo. Iniziate definendo il modo di ricircolo dell’aria. Servirà un ventilatore o un tubo di ricircolo forzato ed un sistema di comunicazione co0n l’esterno che può essere una porta socchiusa o un bocchettone. Il ricircolo non deve essere necessariamente continuo, è sufficiente che la forzatura si attivi ogni tanto, con un timer programmato. Potete usare un timer programmabile o un piccolo computer per serre che gestisce linee a più vie per controllare i cicli di luce e buio oltre che quelli di ricircolo.

4/8 – Costruire la grow box

Assemblate un grosso cassone usando pannelli di compensato, anche di seconda scelta, perché comunque potete tinteggiarlo a vostro gusto, se si trova in un ambiente a vista. Vi sconsiglio di usare MDF o OSB perché emettono sostanze tossiche che verrebbero assorbite dalle piantine, ed anche in caso di compensato, isolate la superficie con una vernice per abitazioni, onde evitare che l’umidità della grow box faccia crescere funghi e muffe nel legno. Il volume dipende dalla pianta, ma in media potete realizzare una scatola alta un paio di metri, larga altrettanto e profonda circa 1 metro, che si adatta quasi ad ogni coltivazione. Costruite il telaio con listelli di legno da 2.5cm di lato e usate squadrette di ferro per renderlo stabile. Chiudete il soffitto con un coperchio per evitare interferenze nei cicli giorno notte. Usando delle cerniere create due ante per aprirlo. Su un lato aprite il foro per la ventola e per le utenze elettriche, che dovranno trovarsi sempre più in alto rispetto al piano di coltivazione per evitare incidenti. Usa il silicone per isolare le fughe, se la pianta che coltivi è particolarmente odorosa o potrebbe disturbare chi vive con te.

5/8 – Creare l’illuminazione

Per una grow box efficiente, vi servirà un’illuminazione forzata, con lampade fluorescenti specifiche, led o tradizionali studiate appositamente per una coltivazione al chiuso. Non c’è una regola unica, perché a seconda delle piante ci sono ritmi e spettri luminosi ottimali. Cercate su internet la combinazione di periodi e lampade per un risultato ottimale. Non pensate di usare una comune lampada ad incandescenza o un neon da ufficio, perché anche se la pianticella dovesse sbucare dal terreno quasi sicuramente crescerebbe stentata con problemi legati alla mancanza di lunghezze d’onda adatte e non giungerebbe a maturazione, lasciandovi solo qualche foglia marcia e puzzolente. Le lampade, inoltre, visto che l’ambiente di crescita è chiuso, alterano la temperatura e tendono a seccare il terreno e dovrete periodicamente verificarne le condizioni. Vanno messe in posizioni strategiche, lontane dal suolo, ma abbastanza vicine da irradiare al meglio. Di solito le indicazioni si trovano sul sito del produttore, ma esistono infiniti forum in cui gli appassionati riportano le loro esperienze e le soluzioni che hanno adottato.

6/8 – Preparare il terreno

La crescita in grow box non si può fare con la terra che potete spalare in giardino. Si formerebbero colonie di parassiti, muffe, le piante marcirebbero l’acqua ristagnerebbe e non otterreste nessun raccolto, che, vista la spesa, potrebbe essere un bel fastidio. Dovete predisporre un sottovaso, dove l’acqua in eccesso si accumula lontano dalle radici, evitando che marciscano. Per una buona crescita servirà un vaso tanto più capiente quanto più estese sono le radici della pianta da coltivare. Il vaso va riempito di argilla espansa, terriccio sterilizzato e sabbia secondo le indicazioni che trovate. Controllate spesso che sul terreno non si formino macchie di muffa. In caso eliminate la zolla contaminata e sostituitela. Seguite poi le indicazioni che trovate su internet per le regole di coltivazione.

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8/8 Consigli

  • Poiché le radici possono coprire il fondo della vasca, è fondamentale tenerle lontano dalla pompa.

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