1/5 – Introduzione

I davanzali delle finestre spesso assumono un aspetto poco gradevole poiché l’umidità si infiltra sotto il rivestimento, e anche se è inclinato verso l’esterno potrete avere dei problemi quando fa molto freddo. In ogni caso si raccomanda una manutenzione preventiva, impermeabilizzandoli e verniciandoli accuratamente. A tale proposito ecco una guida con alcuni consigli utili su come restaurare dei davanzali rovinati, e cosa usare per ottimizzare il risultato.

2/5 Occorrente

  • punteruolo, scalpello o taglierino, mastice da legno, spatola, carta vetrata, vernice

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Se l’intero davanzale è messo male, dovreste chiamare un falegname che ne metta uno nuovo, perché è un lavoro complicato che richiede una certa competenza. Se sono marcite solo alcune piccole zone dovete ripararlo al più presto, prima che peggiori. Prima di tutto dovete frantumare e rimuovere la zona marcia con il taglierino o un piccolo scalpello, accertandovi di togliere tutto il legno ridotto decisamente male.

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Eliminate i funghi che provocano il marciume usando un prodotto fungicida, o versateci sopra della candeggina, se la superficie è piatta. Riempite il rappezzo con mastice da legno o epossidico. Se la cavità è profonda, fatelo a più riprese, aspettando un po’ di tempo tra un’applicazione e l’altra. Assicuratevi che il mastice penetri in ogni crepa. Applicate un preservante chimico trasparente seguendo le dovute precauzioni. Aspettate 24 ore, poi rivestite il rappezzo con olio di lino, in modo da impedire al mastice di seccare troppo e ritirarsi. Una volta asciutto, date una mano di fondo, dipingete e rifinite il davanzale con un colore che si armonizzi con il telaio della finestra. Se invece il davanzale della vostra finestra appare con delle scheggiature e soprattutto con crepe piuttosto ampie e profonde, potete restauralo usando del mastice bicomponente di tipo epossidico specifico per marmi e ceramiche.

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L’applicazione va fatta con una spatola e poi subito dopo bisogna pulire la parte con un panno leggermente bagnato in acqua. In tal modo ad essiccazione avvenuta, con c’è bisogno di rimuovere le croste bensì soltanto lucidare la parte con della cera oppure con un trapano elettrico dotato di una cuffietta di peluche. Tuttavia è importante sottolineare che questa pasta è possibile anche carteggiarla o limarla e quindi è davvero un prodotto ideale per ottimizzare il risultato, visto che lo usano da anni i restauratori di marmi e ceramiche, e che inoltre è anche possibile rendere dello stessa tonalità del davanzale aggiungendovi del colore a base di tempere.