1/7 – Introduzione
I quadranti degli orologi o di altri strumenti di precisione specie se antichi, sono soggetti ad incrinarsi ed a scheggiarsi, soprattutto quelli di porcellana. Nei secoli, a seconda delle epoche si sono susseguite diverse lavorazioni, come ad esempio nel 1700 quando gran parte dei quadranti erano di bronzo, poi verso la fine del secolo si aggiunsero quelli di porcellana, fino al cartone ed al vetro nei primi del novecento. In questa guida verranno forniti alcuni consigli su come restaurare un quadrante.
2/7 Occorrente
- Trasferelli
- Spray fissante
- Ceretta per quadranti
- Smalto a fuoco
- Fornetto per cottura smalti e porcellana
- Pennino ad inchiostro
- Vetro e carta
- Scanner e stampante
3/7 – Quadrante in metallo
Un quadrante di metallo, in genere è dorato, argentato o misto con entrambe le colorazioni. Se la superficie si presenta sbiadita e le cifre sono poco leggibili, esiste un’ottima soluzione per un restauro adeguato. In questo caso, con un punteruolo si tracciano sul bordino esterno dei puntini, in modo da avere i dodici punti in cui posizionare le nuove cifre. Queste ultime infatti, vanno a sostituire quelle mancanti o completamente cancellate dall’usura del tempo, e la posa può avvenire con un accurato lavoro a mano che consiste nell’utilizzare dei trasferelli a cifre romane, dopodichè con dello spray specifico si fissano in modo indelebile.
4/7 – Quadrante di porcellana
Se il quadrante di un orologio, si presenta con una superficie di porcellana con evidenti ed antiestetiche scheggiature, ci sono dei rimedi molto efficaci per restaurarlo. Il primo a freddo, consiste nell’applicare una cera perfettamente bianca che appena riscaldata, viene usata come riempimento della scheggiatura, ed infine levigata con una lama di taglierino che in piano, la equipara all’intera superficie del quadrante. Fatto ciò, con un pennino grafico si ritoccano le cifre eventualmente intaccate dalla scheggiatura, ed infine con del flatting trasparente, si proteggono per evitare che si possano cancellare. Il secondo metodo un po’ più complesso, ma sicuramente molto più professionale, è di usare dello smalto in polvere che va impastato, dopodichè posato e levigato sulla superficie del quadrante, ed infine messo in un apposito fornetto per la cottura di porcellane.
5/7 – Quadrante di cartone e vetro
Infine vediamo il restauro del quadrante sia di cartone che di vetro. Per i primi, l’uso di un pennino grafico per i ritocchi delle cifre sbiadite e dei trasferelli, in genere sono in grado di garantire un restauro accettabile. Se un quadrante di cartone, si presenta particolarmente danneggiato, si può intervenire con un restauro molto funzionale: infatti, verrà passato allo scanner e modificato con i tanti programmi di photoshop, ed infine sagomato su carta, da ritagliare su misura del vetro.
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7/7 Consigli
- Ogni orologio deve essere restaurato in base alle loro caratteristiche: conoscere il materiale di cui è composto fa comprendere al meglio le caratteristiche intriseche di cui è composto per poter affrontare al meglio l’operazione