1/5 – Introduzione
Se in un mercatino dell’antiquariato ci capita di vedere dei merletti d’epoca è importante saperli riconoscere e nel contempo essere in grado di eseguire delle riparazioni adeguate, in modo da poterli esporre in una cornice oppure su un tavolinetto o magari rivenderli al miglior offerente sul web. A tale proposito ecco una guida con alcuni consigli su come riconoscere e curare i suddetti merletti.
2/5 Occorrente
- detersivo delicato
- acqua distillata
- spilli di ottone
- fecola di patata
- panno pulito
- smalto trasparente
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I merletti d’epoca come ad esempio quelli ricamati ad ago, a tombolo, o anche a filet vanno trattati con molta cautela: infatti non dobbiamo mai metterli in lavatrice ed evitiamo anche di portarli alle tintorie (a meno che non siano specializzate). Se invece sono piuttosto fragili, li stendiamo su una rete di nylon e li tamponiamo con acqua distillata e del detersivo delicato. Dopo il risciacquo li fissiamo su un panno con degli spilli di ottone, li tamponiamo con un straccio bianco e li asciughiamo per bene all’aria aperta oppure utilizzando un phon a bassa temperatura.
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Stiriamo le nostre trine e merletti, interponendo un panno umido. Ricordiamo di non stirare mai il pizzo se non è perfettamente pulito: fisseremmo indelebilmente le proprie macchie. Un tipo di lavaggio alternativo è quello a secco: distribuiamo della fecola di patata tiepida sul capo in uno strato piuttosto spesso. Facciamola aderire bene e dopo una decina di minuti, rimuoviamo con una spazzola delicata il tutto. Usiamo dell’ acqua salata e fredda per le macchie di sangue, succo di limone per la muffa e acquaragia sintetica per erba, olio e inchiostro. Per riparare dei merletti di pregio, possiamo anche affidarci ad un esperto che farà in modo di ricostruire le parti mancanti per non alterare l’originale. Se la trina è comune e abbiamo voglia di rammentarla personalmente, controlliamo con attenzione la tensione del filo, per non rischiare di produrre altri danni.
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Per far assumere a dei pizzi moderni il tipico aspetto invecchiato, possiamo invece anche tingerli con del tè. Per eseguire questo lavoro dobbiamo quindi preparare un infuso forte ed al suo interno possiamo immergere il tutto, dopodiché il pizzo lo laviamo e sciacquiamo e nel caso ci piace una colorazione più intensa possiamo ripetere di nuovo l’operazione. Se invece abbiamo dei centrini tondi oppure ovali, prima li stiriamo, poi li inamidiamo ed infine appoggiamoli su dei vassoi d’argento o di peltro aspettiamo che si asciughino e nel contempo prendano la loro tipica e corretta forma.