1/12 – Introduzione

La carie del legno è un processo di disgregazione dei tessuti legnosi che interessa le piante arboree, ornamentali e forestali, soprattutto quando raggiungono una certa età. Si tratta di una patologia estremamente pericolosa, in quanto non si rende immediatamente evidente: quando si creano i cosiddetti corpi fruttiferi alla base o lungo i tronchi, gli alberi sono ormai malati. Per combattere questo fastidioso problema è necessario riuscire a riconoscerlo per tempo. A tale proposito, nei passaggi seguenti, andremo proprio a vedere come è possibile riconoscere e curare nel modo corretto la carie del legno.

2/12 Occorrente

  • Potatura
  • Prodotti a base di rame

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Innanzitutto bisogna specificare che i funghi responsabili dell’insorgenza di questa alterazione sono per lo più parassiti da ferita, che si insidiano nella pianta attraverso errati tagli di potatura, lesioni meccaniche (a livello di radici, colletto, tronco), rotture prodotte da avversità atmosferiche, erosioni causate da insetti. In particolare, sono soprattutto certi coleotteri, gli scolitidi, a diffondere nel tronco le spore fungine, trasportandole lungo le gallerie che scavano nel legno.

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La corteccia che ricopre tronco e rami, può essere considerata come una sorta di pelle che, lesionandosi, provoca non solo l’ingresso di funghi dannosi, ma anche dell’acqua, elemento che contribuisce a creare le condizioni ottimali per lo sviluppo dei funghi stessi. Una volta all’interno dei tessuti legnosi, il micelio del fungo si può diffondere anche seguendo il flusso della linfa che scorre all’interno dei vasi, i quali collegano le diverse parti della pianta.

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Questi patogeni fungini provocano un degrado totale del tessuto legnoso, la conseguente distruzione dei vasi conduttori e, pertanto, l’arresto dei flussi di acqua e di linfa. Sezionando un tronco o un ramo colpiti da carie, l’alterazione risulterà facilmente visibile: il legno cariato, infatti, si distingue nettamente da quello sano, sia per il diverso colore sia per la differente consistenza.

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Più in dettaglio, si possono distinguere varie tipologie di carie: alcune specie di funghi distruggono solo la cellulosa (carie “bruna”) e il legno diventa una massa friabile e nerastra; in altri casi, invece, viene distrutta solo la lignina (carie “bianca) e il legno assume una tonalità biancastra e una consistenza molle. Diversamente, nelle carie “alveolare”, i funghi degradano entrambe le sostanze e così danno origine a delle vaste cavità nelle zone infette.

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I sintomi sono purtroppo tardivi: le cavità si rendono evidenti dopo molto tempo dall’insediamento del fungo e, spesso, quando ormai la struttura della pianta è pressoché totalmente compromessa. I sintomi principali, che possono evolvere in modo acuto o cronico, sono: generale e progressivo indebolimento della pianta; defogliazioni e disseccamenti più o meno improvvisi, specialmente in concomitanza di periodi climatici sfavorevoli; parziale o totale svuotamento del tronco e dei rami, con conseguente possibile rottura o caduta, specialmente in presenza di eventi atmosferici particolari.

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È importante riuscire a prevenire l’insorgenza della carie evitando lesioni di qualsiasi tipo alla pianta: anche quelle causate da errati interventi di potatura, infatti, possono essere determinanti. I tagli devono interessare rami dal diametro di 8 – 10 cm, poiché quanto più estesa è la zona di taglio, tanto maggiore sarà la superficie esposta all’ingresso delle spore del fungo. I tagli su rami più grandi devono essere eseguiti, se necessario, da personale qualificato, che sia in grado di svolgere correttamente la potatura.

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Quando l’infezione è ormai in atto, occorre provvedere all’asportazione della parte legnosa marcescente, fino a raggiungere il tessuto sano sottostante, ma senza intaccarlo. Dopo la ripulitura, sarà necessario disinfettare accuratamente le ferite della pianta con l’utilizzo di prodotti a base di rame (poltiglia bordolese, ossicloruro di rame) ed eventualmente, solo dopo aver interpellato un esperto, ricoprirle con mastici cicatrizzanti-disinfettanti, che variano come composizione a seconda del caso specifico.

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È fondamentale evitare assolutamente di riempire le grandi cavità con dei materiali quali cemento, ghiaia o terra. Quando la prospettiva di vita dell’albero è gravemente compromessa da profondi e non risolvibili difetti strutturali, sarà purtroppo indispensabile procedere all’abbattimento, in maniera tale da evitare che si possa andare incontro a seri pericoli, conseguenti a cadute improvvise.

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12/12 Consigli

  • Qualora si avessero dei dubbi, o in presenza di lesioni importanti, è fondamentale rivolgersi a un giardiniere esperto

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