1/5 – Introduzione
In Italia la moda del collezionismo è ampiamente sviluppata e, tra queste collezioni, spicca sicuramente quella dei francobolli. Nella guida che vi proporremo, lungo i tre passi che la comporranno, andremo a spiegarvi alcuni criteri di base per comprendere come riconoscere i francobolli di valore. I 29/07/2014 sono stati inventati in Inghilterra da Sir. Roland Hill nel 1840 circa (anno di emissione del famosissimo Penny Black). Da quel momento si sono diffusi in tutto il mondo e ne sono stati stampati moltissimi diversi per importo, forma, disegno ecc. I collezionisti sono da sempre alla ricerca dei francobolli più rari, e di grande valore.
2/5 Occorrente
- Catalogo o banca dati
3/5 – Il valore del francobollo
Ovviamente quando si parla di valore del francobollo si fa riferimento al prezzo che un altro soggetto è disposto ad esborsare per acquistare il nostro esemplare. Il problema è proprio come determinare questo prezzo. Ovviamente l’operazione non può essere fatta da noi ma dobbiamo affidarci a chi conosce l’effettiva diffusione del francobollo. La rarità, chiaramente, è il fattore fondamentale per poter riuscire a determinare il valore reale del francobollo. La tiratura dell’esemplare specifico è fondamentale. Essi possono avere valutazioni particolari, con francobolli nuovi che valgono più di francobolli vecchi per il semplice fatto che i nuovi hanno una tiratura limitata.
4/5 – I cataloghi
Uno strumento che possa aiutarvi ad avere una valutazione dettagliata del francobollo è importantissimo. Ci sono alcuni cataloghi facilmente acquistabili nelle filaterie che vi daranno un importante supporto nella ricerca del valore. Fondamentale è quindi dotarsi di un strumento che ci possa indicare il valore di ogni singolo francobollo. Esistono, da sempre, dei cataloghi acquistabili nelle filatelie. Alternativamente, potrete consultare alcune banche dati sul web. Esistono cataloghi per ciascuna nazione ma anche mondiali, ovviamente si deve far riferimento allo strumento più adatto a noi. Fondamentale è tuttavia saper riconoscere i francobolli e interpretare il catalogo. I francobolli affrancati (usati) hanno valori diversi (a volte ci sono delle differenze abissali) da quelli che non sono stati affrancati (nuovi), ad esempio. Molti francobolli sembrano uguali ma hanno diversa filigrana o dentellatura… E ovviamente diverso valore.
5/5 – La condizione del francobollo
Un altro aspetto che non può non avere impatto sul valore di un francobollo è la condizione in cui esso si presenta, ma questo tema risulta complesso, in quanto la diminuzione del valore, in caso di deterioramento, non è facilmente quantificabile. Ad esempio hanno un valore maggiore i francobolli con “angolo di foglio” cioè con il bordo del foglio che li conteneva, stesso discorso vale per le quartine cioè quando si hanno 4 francobolli ancora attaccati tra loro. Alcune particolari condizioni di affrancatura possono aumentare il valore, ad esempio un francobollo del Giubileo, affrancato il giorno del Giubileo, potrebbe avere un valore maggiore. Infine va ricordato che i francobolli assottigliati o rotti perdono il loro valore filatelico.