1/5 – Introduzione
Il vetro temperato, per la sua particolare robustezza, trova largo impiego nella realizzazione di elementi senza struttura portante. Inoltre, per le sue caratteristiche viene anche definito vetro di sicurezza, e molto spesso viene utilizzato nei finestrini delle automobili: infatti, nel caso in cui il vetro si rompa, esso non provocherebbe danni ai passeggeri, in quanto questo vetro ha la particolarità di frantumarsi in piccoli pezzi rotondi. Viene anche utilizzato nelle porte a vetro, nei tavoli e così via. Nei successivi passi, vi mostrerò come riconoscere il vetro temperato. Vediamo quindi come procedere.
2/5 Occorrente
- Lenti poralizzate
- Buono spirito di osservazione
- Vetro temperato
3/5 – Ispezionare lo spessore del vetro
Innanzitutto, non è cosa semplice riconoscere un vetro temperato da uno normale. Secondo la normativa vigente, ogni vetro temperato dovrebbe avere una sua etichetta di identificazione, un marchio, inciso a laser, o in altro modo purché ne sia garantita la non rimozione. Vi consiglio di ispezionare con molta attenzione i quattro angoli del vetro, alla ricerca del marchio d’identificazione apposto dal fabbricante. Esso dovrebbe riportare sia il codice di sicurezza che l’informazione di chi l’ha prodotto. Nel caso in cui non dovreste riscontrare alcun logo, continuate la vostra ispezione, volgendovi all’esame dello spessore. Sappiate che il vetro temperato è molto più spesso di un vetro standard, fino a 5 volte.
4/5 – Individuare la presenza di imperfezioni
In esso, non vi troverete degli spigoli vivi, ma tutti risulteranno particolarmente smussati. Il vetro temperato, una volta colpito dalla luce, vi darà una distorsione delle immagini riflesse, diversamente dal vetro normale. Il processo di riscaldamento provoca in esso delle deformazioni, pur se di lieve entità, molto semplici da identificare. Vi basterà posizionare il vetro in orizzontale e osservarlo molto da vicino, in varie direzioni, per individuarne la presenza o meno, al suo interno, di segni di imperfezioni. Magari potranno essere delle piccole striature color biancastro oppure delle ondulazioni lievi della superficie, causate dall’uso dei rulli durante la fase di fabbricazione.
5/5 – Sottoporre il vetro ad alte temperature
In quanto alla rilevazione d’imperfezioni, alcuni adottano il sistema degli occhiali con lenti polarizzate. Pare che queste siano in grado di individuare nei vari angoli, dove risulterebbero molto più nitide, delle striature bluastre, quasi nere, prodotte sempre in fase di riscaldamento dello stesso. Una prova certa la potrete avere sottoponendo il vetro ad un’alta temperatura. Se è vetro temperato, avrete modo di constatare la sua grande resistenza e tolleranza al calore, cosa che peraltro non riscontrerete nel vetro normale.