1/4 – Introduzione
La seta è un tessuto composto da fibre naturali ed è costituita da proteine in quanto naturalmente prodotta dagli insetti, in particolare dal baco da seta. La qualità di questo pregiatissimo tessuto può variare a seconda dell’origine del prodotto e della sua fabbricazione, per cui non sempre è facile identificare quella autentica da quella mischiata a fibre artificiali. Tuttavia, esistono diversi metodi di riferimento che possono essere utilizzati per determinare l’autenticità di un tessuto di seta. Vediamo allora, attraverso i passi della seguente guida, come riconoscere la seta.
2/4 – La lucentezza
La seta ha una lucentezza molto particolare, che è la caratteristica che la contraddistingue da tutti gli altri tessuti presenti in commercio. Questa lucentezza deriva dalla combinazione dei fili di colore differente che vengono usati singolarmente in ogni trama. Se si prende il tessuto e lo si espone alla luce, in base all’angolazione la stoffa ci rimanda una superficie in grado di brillare e cambiare colore proprio in base alla luce che essa riceve. Ma se esponendo il tessuto alla luce il riflesso che vediamo è completamente bianco, questo significa che non siamo affatto in presenza di un tessuto originale.
3/4 – La trama
Un’altra caratteristica molto utile per controllare se quello che abbiamo fra le mani è effettivamente un taglio di stoffa preziosa è la trama. È sufficiente osservarla attentamente e, se questa presenta delle imperfezioni ed eventuali uniformità, significa che si tratta di seta pura; se invece sulla stoffa sono presenti disegni e colori, in questo caso basta rigirarla sul rovescio e controllare che i colori siano belli vividi come sul dritto e i contorni dei disegni ben delineati.
4/4 – La prova del fuoco
Esiste infine un altro modo per testare l’autenticità del tessuto consiste nella cosiddetta “Prova del Fuoco”. Per eseguire questo esperimento, basta prendere qualche filo di tessuto sintetico e qualche filo di seta. Bruciando i fili sintetici, se osserviamo la fiamma dal momento che entra in contatto con le fibre, ci possiamo accorgere che queste ultime si ritraggono su se stesse formando una sorta di piccola pallina emanando un odore di plastica bruciata. Eseguiamo ora il medesimo esperimento utilizzando questa volta i fili di seta. Questi ultimi, non appena verranno a contatto con la fiamma, bruceranno più lentamente, polverizzandosi. Anche l’odore emanato è completamente differente, assomigliando a quello dei capelli bruciati.