1/10 – Introduzione

Se hai la necessità di riunire i fogli che hai sparso per lo studio, in vista degli imminenti esami, prosegui con la lettura in quanto questa guida ti potrà essere d’aiuto. Una tesi d’esame ben rilegata costituisce un ottimo biglietto da visita per chi si appresta a sostenere gli esami orali. Infatti essa denota ordine e precisione, doti fondamentali che dovrebbe possedere ogni studente. Se leggerai questa guida ti spiegherò in maniera semplice e chiara come rilegare un fascicolo, utilizzando oggetti facilmente reperibili in casa.

2/10 Occorrente

  • Fogli
  • Fili di nylon
  • Matita
  • Righello
  • Molle fermacarte
  • Trapano elettrico
  • Punta piccola per trapano
  • Ago
  • Copertina
  • Filo da pesca in nylon
  • Colla vinilica

3/10 – Origini della legatoria

Per “legatoria” si intende l’antica arte di rilegare i libri. Ma anche una bottega artigiana in cui si eseguiva la stessa rilegatura. Forse non lo sai, ma questa attività manuale, come mestiere, nasce addirittura all’incirca nel I secolo d. C. In quanto necessità di raggruppamento dei fogli, fossero essi di carta che di altro materiale. Così facendo si rese assolutamente più semplice la loro lettura. In caso di applicazione della copertina, il procedimento viene denominato anche “rilegatura”. I primi testi, se lunghi, si scrivevano in pergamene che venivano poi arrotolate. Dal termine latino “volvere”, che significa “arrotolare”, è infatti nata la parola “volume”. Gli antichi materiali adoperati per la scrittura erano delle cortecce, delle foglie di alberi oppure dei papiri. Questi ultimi servivano per documentare i testi più importanti. I primi a cucire degli scritti su tavole di legno furono i romani nel I secolo a. C., raggruppandole in un libro detto “codice” (tronco di albero). In Egitto furono però i cristiani di lingua copta – l’ultima del ciclo egizio – ad inventare un sistema innovativo di rilegatura. Essi, una volta piegate a metà le pergamene o i papiri, ne cucivano la piega. In questo modo si otteneva un libro su cui poter scrivere sia da un lato che dall’altro. Nel tempo l’evoluzione ed il perfezionamento di questa tecnica, anche con la nascita della carta, resero questo procedimento una vera e propria arte.

4/10 – Raggruppamento dei fogli

Dopo i cenni storici sulle origini di questa tecnica, puoi cominciare a rilegare il tuo fascicolo sapendo che si tratta di un processo delicato ed importante. La prima cosa che devi fare è riunire tutti i fogli sparsi e poi dividerli in gruppi da 15 per facilitarne la rilegatura. Sistema tutti i pacchetti di fogli su un piano da lavoro, facendo attenzione a non tenerli troppo vicini tra loro altrimenti correrai il rischio di confonderli. Disponili in ordine di lettura così eviterai di perdere tempo.

5/10 – Tracciatura della riga

Prendi il foglio posto in cima al primo gruppo e, con l’ausilio di un righello e di una matita, traccia una linea verticale alla distanza di 2 cm dal bordo. Onde evitare che la rilegatura comprometta la lettura dello scritto. Sulla riga segna dei puntini distanti tra loro 2 cm. Cerca di essere il più preciso possibile durante questa operazione, altrimenti ogni piccolo errore rischierà di rovinare la rilegatura finale. Riponi il foglio in cima al pacco da cui l’hai preso. Prosegui in questa maniera per tutti i pacchi di fogli.

6/10 – Foratura dei blocchi

Al termine di questa operazione prendi il primo gruppo di fogli ed allinea questi ultimi alla perfezione. Poni delle molle fermacarte lungo i bordi, fissandole fermamente. Così da evitare che i fogli si muovano, precludendo l’esito finale della rilegatura. Procedi con cautela alla foratura dei fogli, utilizzando un trapano elettrico munito di punta piccola. Effettua i piccoli fori in corrispondenza dei punti segnati in precedenza sulla riga a margine del foglio. Prosegui sino ad esaurimento dei pacchi di fogli da forare.

7/10 – Cucitura dei fogli

Munisciti di ago da cucito e filo da pesca in nylon e procedi con la rilegatura. Inizia inserendo il filo di nylon all’interno della cruna dell’ago. Dopodiché fai passare l’ago dal primo foro e poi fallo uscire dalla parte opposta. Ripeti questa operazione almeno per sette o otto volte. Continua in questo modo anche per tutti gli altri fori. Cerca di non tirare troppo il filo di nylon, altrimenti farai fatica a girare i fogli durante la lettura del testo. Ora che i fogli sono uniti tra loro puoi togliere le molle fermacarte.

8/10 – Applicazione della copertina

Stendi uno strato di colla vinilica lungo il bordo sinistro. Poi appoggia la copertina sopra di essa, facendola aderire in maniera corretta al fine di evitare la formazione di piccole bolle d’aria. La tua rilegatura home made è terminata ed ora potrai essere orgoglioso di consegnare una tesi d’esame rilegata con le tue mani. Qualora volessi rendere il tuo fascicolo più elegante, puoi mettere in cima al primo pacco un foglio trasparente e sotto di esso un cartoncino. Un modo semplice ed economico per guadagnare l’apprezzamento dei tuoi insegnanti oppure dei commissari d’esame. Per rilegare un fascicolo non è necessario possedere grandi abilità manuali. La cosa importante è avere del tempo a disposizione e voglia di creare dal nulla una tesina rilegata home made.

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10/10 Consigli

  • Cerca di procedere con cautela

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