1/8 – Introduzione
La finitura a olio rappresenta senza dubbio una valida alternativa alla tradizionale vernice. L’olio, in particolare quello di lino, crea una barriera protettiva nella fibra legnosa dei mobili, penetrando in profondità aumentando in quest’ultima la resistenza meccanica. Inoltre è idrorepellente, resiste agli agenti atmosferici ed ai raggi UV, vantando tra l’altro delle alte proprietà decorative e ravvivando le naturali venature del legno. Solitamente, questo tipo di olio richiede una manutenzione minima, anche se col passare del tempo, tende inesorabilmente ad usurarsi. In ogni caso, i mobili in legno non vanno assolutamente gettati, in quanto per ridare loro una seconda vita, sarà sufficiente rinnovare la finitura, a condizione di togliere quella vecchia. In questa guida, passo dopo passo, darò le indicazioni utili su come rimuovere nel migliore dei modi la finitura a olio dai mobili in legno. La procedura richiede senz’altro un po’ di tempo, ma con un po’ di impegno sarà possibile ottenere un buon risultato.
2/8 Occorrente
- Nastro adesivo
- Carta vetrata ruvida a trama media e fine
- Solventi chimici
- Trattamenti post-finitura per il restauro
- Pennelli a setole dure
- Spugnetta ruvida
- Paletta in plastica o metallo
- Panno in cotone
- Olio paglierino
- Guanti
- Mascherina protettiva
- Occhiali protettivi
- Spatola
3/8 – Utilizzare la carta vetrata
Per rimuovere la finitura a olio dai mobili in legno, ci si può servire della tradizionale carta vetrata. Prima di cominciare il lavoro, è assolutamente necessario indossare una mascherina e speciali occhialini protettivi, per fare in modo di evitare le piccole particelle di polvere. Queste ultime, infatti, potrebbero irritare gli occhi ed i polmoni con tutte le conseguenze in fatto di salute. Inoltre, è indispensabile proteggere le parti metalliche dei mobili utilizzando del nastro adesivo per non rischiare di compromettere tutto il lavoro. Procedere quindi con la carta vetrata ruvida, per eliminare gli strati superficiali dell’olio. A tal proposito, si deve utilizzare la carta vetrata media, ovvero quando la trama del legno sarà ben visibile, oppure quando la finitura apparirà opaca. Finire il lavoro scartavetrando con la carta a grana fine.
4/8 – Applicare i solventi chimici specifici
Tuttavia, va specificato che la carta vetrata potrebbe non essere sufficiente. La finitura ad olio, infatti, penetra in profondità nel legno, cristallizza ed occupa i pori della fibra. Pertanto, per rimuoverla dai mobili, si devono applicare i solventi chimici specifici. Gli stessi si possono acquistare nei negozi specializzati, per poter trovare quelli più adatti alle proprie esigenze: liquidi, semi-pastosi o preferibilmente con MC (diclorometano). Per questo tipo di procedura, indossare indumenti consoni e guanti protettivi. Usare quindi un pennello per applicare un generoso strato di solvente sul legno e, successivamente, raschiare la superficie con una paletta in metallo oppure in plastica. Utilizzare un pennello diverso a setole dure, oppure una spugnetta ruvida per rimuovere la finitura a olio.
5/8 – Lavare e restaurare il legno
Lavare quindi il legno con un solvente specifico, utilizzando un pennello o, in alternativa una spugna. Passare successivamente un panno di cotone sulla superficie e ripetere se necessario l’operazione più volte. Lasciare asciugare per almeno 24 ore, in un ambiente aerato e comunque lontano dai raggi del sole. Eliminata definitivamente la finitura a olio dal legno, a questo punto è possibile procedere con la fase di restauro. In tal senso, si devono rifinire i mobili con l’olio di lino, acquistabile in qualsiasi negozio di bricolage o ferramenta. Il prodotto sostituirà egregiamente lo stucco e la vernice e, in poco tempo, si otterranno mobili in legno come nuovi.
6/8 – Utilizzare l’olio paglierino per il restauro
In alternativa all’olio di lino, è possibile utilizzare l’olio paglierino per la fase di restauro dei mobili in legno. Questo tipo di olio presenta innumerevoli vantaggi. In primo luogo non è pericoloso, non è infiammabile, non è velenoso e inoltre è particolarmente adatto al restauro dei mobili antichi in legno. Prima di usare l’olio paglierino, ciascun mobile in legno deve essere pulito accuratamente senza lasciare residui di polvere o grasso e lasciato asciugare. Si carteggia poi la superficie e quindi si procede alla fase di lucidatura con l’olio paglierino. Fatto il tutto, si deve attendere il tempo necessario affinché l’olio paglierino venga assorbito, di solito 24 ore. Passare poi tutta la superficie con un panno asciutto nel caso in cui vi sia dell’olio in eccesso non assorbito. La fase di restauro è dunque terminata.
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8/8 Consigli
- Evitare assolutamente di usare il solvente MC se si soffre di attacchi di cuore.
- Leggere attentamente le indicazioni riportate sulle confezioni.