1/6 – Introduzione
Se abbiamo degli oggetti placcati in oro ed intendiamo magari argentarli oppure lasciarli del colore originale come ad esempio posate o teiere, è importante sapere che non è necessario raschiare con una spatola poiché potrebbe graffiarli. In tal senso va aggiunto che in commercio esistono sostanze chimiche in grado di portare a buon fine il risultato in modo rapido e sicuro. In riferimento a quanto sin qui premesso, ecco una guida su come rimuovere la placcatura in oro dai suddetti oggetti.
2/6 Occorrente
- Sostanze chimiche
- Materiale abrasivo
- Utensili da banco
- Cere sgrassanti
- Contenitori in rame
3/6 – Immergere gli oggetti in un acido
Per rimuovere la placcatura in oro da un oggetto bisogna innanzitutto recarsi in un negozio che vende fornitura per orafi e acquistare del liquido a base acida. Fatto ciò, è sufficiente procurarsi un tegamino ed immergervi i pezzi placcati per alcuni minuti (circa una ventina) e poi tirarli fuori. A questo punto si può provvedere prima ad un risciacquo, e poi all’asciugatura utilizzando un comune phon oppure della segatura di bosso a granuli spessi. Se tuttavia la placcatura dovesse persistere in alcuni punti, basta usare della carta abrasiva sottilissima per lucidare a specchio l’oggetto e rendendolo definitivamente privo della coltre di oro.
4/6 – Utilizzare esclusivamente un tegame in rame
Gli acidi in grado di dissolvere e separare l’oro da altri metalli come ad esempio l’acciaio dei cucchiaini o l’argento di zuccheriere e teiere, sono dunque indispensabili per eseguire un buon lavoro di rimozione di una placcatura di oro. Premesso ciò, va tuttavia sottolineato che il liquido a cui abbiamo fatto accenno nel passo precedente, va inserito esclusivamente in un tegame di rame poiché si tratta di un materiale neutro che non attecchisce all’oro, e quindi permette di ottimizzare il risultato prefissato senza correre il rischio di ottenere una colorazione anomala degli oggetti. Fatta quest’altra premessa, possiamo adesso continuare con la descrizione dei metodi per rimuovere la placcatura di oro dagli oggetti, citandone un altro molto funzionale e che troverete descritto dettagliatamente nel passo successivo della presente guida.
5/6 – Usare una pulitrice con spazzole
Il metodo a cui abbiamo fatto accenno in precedenza, nello specifico consiste nell’applicare della pasta abrasiva sugli oggetti placcati in oro e lasciarla in posa per alcuni minuti. Successivamente è sufficiente rimuoverla con dell’ovatta. Se tuttavia la patina dovesse ancora presentarsi con abbondanti tracce di oro, allora in alternativa alla carta abrasiva conviene usare una pulitrice con motore. Quest’ultima nello specifico si compone di due spazzole rotanti, di cui la prima viene cosparsa di una speciale cera chiamata in gergo “triplo”, proprio per la grana spessa che consente di agire sulle superfici sgrossandole in profondità. La seconda invece va cosparsa di un prodotto rossiccio che serve soltanto per la finitura lucida. Premesso ciò, al termine del lavoro quando cioè non vi è più alcuna traccia della placcatura in oro, si può provvedere a sgrassare gli oggetti agendo come descritto nel passo conclusivo della presente guida.
6/6 – Asciugare gli oggetti con un phon
Per sgrassare gli oggetti ormai privi della placcatura a seguito dei due metodi sin qui descritti, il modo più efficace e professionale (adottato dagli orafi) consiste nel farli bollire in acqua e sapone, e poi dopo averli asciugati con un panno morbido, fornirgli del calore (con un phon) in grado quest’ultimo di donare la suddetta lucentezza che in termini tecnici viene definita “rodiatura dei metalli”. In alternativa gli oggetti ormai puliti si possono anche inserire in un fornetto (non a microonde) per alcuni minuti.