1/8 – Introduzione
Ogni casa che si rispetti deve essere dotata necessariamente di un campanello. Nell’era moderna, infatti, siamo andati oltre gli antichi battenti che venivano percossi contro la porta per produrre rumore e segnalare la propria presenza alla porta. Oggi esistono i campanelli elettrici. Il campanello, infatti, fa parte dell’installazione elettrica dell’appartamento ed in commercio ce ne sono di diverse tipologie, da più classici fino a più sofisticati, dai suoni dolci e bassi oppure acuti e molto intensi. La corrente elettrica necessaria al suo funzionamento, tuttavia, è a bassa tensione (inferiore ai 42 V). Per ottenere il tono desiderato è necessaria una tensione da 3 a 8 V. In passato la trasformazione della corrente era pressochè impossibile da ottenere nelle case per cui i campanelli erano spesso azionati a batteria. L’evoluzione tecnologica ha portato alla nascita dei trasformatori in grado di ridurre la tensione di rete fino ad ottenere quella desiderata. Vediamo dunque come riparare il campanello di casa nel caso in cui dovesse guastarsi.
2/8 Occorrente
- Carta Abrasiva
- Lampadina per pila tascabile
- Due fili
- Cacciavite
3/8 – Ossidazione dei contatti e dei collegamenti
Può succedere, talvolta, che il campanello si guasti e inizi a non suonare più o a produrre il suono sbagliato, troppo fioco o dal tono sgradevole. Per fortuna, si tratta di un apparecchio dal funzionamento molto semplice, pertanto potremo provvedere da soli alla sua riparazione, senza dover ricorrere necessariamente all’aiuto di un professionista o tecnico specializzato. Se premendo il pulsante il campanello non emette alcun suono, le cause possono essere diverse. La più comune è l’ossidazione dei contatti: in questo caso basterà pulire e lucidare i contatti con della carta abrasiva e verificare se il problema si è risolto. L’ossidazione potrebbe, inoltre, riguardare anche i cavi di collegamento con le viti del pulsante. Anche in questo caso basterà usare la carta abrasiva, ricollegare il tutto dopo l’operazione e testarne il funzionamento subito dopo.
4/8 – Ossidazione dei fili
Similmente, l’ossidazione può riguardare anche il filo stesso che può causare, quindi, un’interruzione del contatto. Anche qui occorrerà utilizzare la carta abrasiva per rimuovere eventuale ruggine o altri segni di ossidazione per riportare il campanello al suo corretto funzionamento.
5/8 – Problemi al trasformatore
Nel caso in cui non si tratti di semplici ossidazioni, bisognerà controllare le altre componenti. Al tal fine sarà utile realizzare una lampada-circuito di prova collegando la lampadina per pila tascabile a due fili di rame. Se appoggiamo i due fili sui morsetti con denominazione 3V del trasformatore, la lampadina dovrebbe accendersi. Se ciò non accade, dobbiamo sostituire il trasformatore (operazione che necessita di un elettricista). Se, invece, la lampadina funziona, ciò significa che il trasformatore non ha problemi e quindi la disfunzione è situata nel campanello.
6/8 – Problemi al campanello
Appoggiamo quindi la lampadina di prova nei morsetti di entrata ed uscita del campanello e facciamo premere il pulsante a qualcuno. Se questa si accende, vuol dire che il campanello è difettoso e deve essere cambiata (il campanello è acquistabile in un negozio fai-da-te o in una ferramenta). Se invece la lampadina non si accende, vi è un’interruzione nell’installazione che può essere riparata solamente da un tecnico specializzato. Sarà utile, per riuscire a riparare il campanello di casa, conoscere la sua composizione e la sua meccanica. Pertanto, un breve video esplicativo che riportiamo in questa guida potrà essere sicuramente di aiuto.
7/8 Guarda il video
8/8 Consigli
- andare per esclusione dalla problematica più comune e più semplice sarà di aiuto per individuare il problema