1/7 – Introduzione
Amanti delle riparazioni, se avete un mobile che presenta un rigonfiamento anomalo, non disperate: rimettere a posto l’impiallacciatura è semplicissimo. Sebbene il lavoro di restauro richieda la massima attenzione, non è necessario essere abili artigiani per garantirsi un risultato professionale. In questa guida vi verrà spiegato come riparare un rigonfiamento dell’impiallacciatura, in pochi passaggi e con semplicità. Vediamo assieme come procedere.
2/7 Occorrente
- cutter o bisturi
- mobile
- fogli di legno (piallaccio)
- colla vinilica
- scalpello
3/7 – Osservare il rigonfiamento per scegliere la procedura da seguire
Per prima cosa dovete osservare il mobile: presenta tagli, fessurazioni e/o rigonfiamenti? Di che entità sono? Riparare piccoli inestetismi è infatti cosa ben diversa da riparare grandi segni di usura. In linea di massima, se sul mobile è presente una piccola bolla, grande pochi centimetri, la riparazione sarà rapida e prevederà poche fasi di lavoro. Se la bolla è invece grande, bisogna sostituire il piallaccio. In questa guida analizzeremo entrambe le metodiche ma è imperativo procedere solo dopo aver fatto una corretta valutazione del danno. Per aiutarvi, mettete la mano sul mobile e fatela scorrere su tutta la superficie. Fermatevi laddove notate, al tatto, delle anomalie e palpatele per accertarvi che si tratti proprio di un rigonfiamento.
4/7 – Utilizzare colla vinilica per danni minori
Se al tatto avete notato l’anomalo rigonfiamento e questo è di moderate dimensioni, bagnate con un panno la superficie da trattare ed incidete la bolla con un cutter o un bisturi. Alzate lievemente i lembi tagliati in modo da creare uno spazio entro cui potrete andare ad inserire della colla vinilica tramite beccuccio. Pulite gli eccessi e poggiate sull’area trattata un peso affinché l’asciugatura si combini con il corretto riposizionamento del piallaccio.
5/7 – Sostituire il piallaccio per danni di media entità
Se la bolla che intendete far sparire è molto vistosa e particolarmente antiestetica, la tecnica soft spiegata nel paragrafo precedente potrebbe non essere adeguata al vostro caso. In questa circostanza si rende necessaria, infatti, la sostituzione parziale del piallaccio. Praticate un’incisione attorno al rigonfiamento, che abbia bordi ben definiti e assimilabili ad una figura geometrica (un quadrato, ad esempio). Prendete un nuovo foglio di piallaccio e, dopo averlo opportunamente inumidito, ritagliate da quest’ultimo la stessa figura. Adagiate un velo di colla vinilica all’interno della fessura che avete praticato sul mobile e poggiatevi quindi la figura appena ritagliata. Passate un rullo o anche un mattarello al fine di far bene aderire l’innesto allo spazio vuoto e, ancora una volta, posizionate un peso fino a completa asciugatura.
6/7 – Riparare danni ingenti o lastronatura
Quando il piallaccio presenta un certo spessore, si parla di “lastronatura”. In questo caso, per poter procedere alla sua rimozione ed alla conseguente sostituzione, bisogna usare uno scalpello facendo però attenzione a non danneggiare la superficie sottostante. Per tale motivo è sconsigliato l’uso di frese elettriche, soprattutto quelle a penna, che favorirebbero l’errore. Per la sostituzione si segue il passaggio spiegato precedentemente e ancora una volta si usa colla vinilica. La procedura di ripristino a livello estetico è garantita dall’ultima fase di lavorazione, che prevede l’uso di gommalacca (e prodotti simili), capaci di lucidare e colmare le fessurazioni ingannando anche l’occhio più attento.
7/7 Consigli
- Non abbondate con la colla o vi ritroverete ulteriori inestetismi.