1/7 – Introduzione
I metalli presenti in natura sono molteplici e, grazie all’intervento dell’uomo e allo sviluppo delle tecnologie industriali, sono variamente combinati per ottenere materiali di particolare qualità. La ghisa sferoidale ne è un esempio, con le sue caratteristiche di spiccata duttilità. Il processo di saldatura permette di collegare più parti dello stesso materiale, o anche di riparare parti rotte o danneggiate. Le operazioni non sono complesse, purché si affrontino con gli attrezzi adeguati. Strumenti necessari sono un’apposita saldatrice e del materiale metallico saldante, che varia in relazione al tipo di lega. Vediamo, attraverso i passi della seguente guida, come saldare la ghisa sferoidale.
2/7 Occorrente
- Saldatrice
- elettrodi bimetallici
3/7 – Qualità della ghisa sferoidale
La ghisa sferoidale è ottenuta attraverso metodi di lavorazione e fusione della grafite, che consentono di trasformare la forma tradizionale di questa materia in lamellare o sferoidale. Il prodotto ottenuto è più resistente e meno soggetto alla rottura. Oltre ad un’aumentata resistenza e durezza, questo materiale presenta una buona duttilità che ne facilita la lavorazione alle macchine utensili tradizionalmente utilizzate. Le menzionate qualità spiccano nella ghisa sferoidale, che, rispetto alle grigie, resistono maggiormente alle aggressioni atmosferiche e all’ossidazione. Per questo si registra un’applicazione piuttosto ampia, che va dalla realizzazione di cuscinetti a sfera, alle valvole, dalle bielle ai cilindri, fino ai getti e raccordi che richiedono elevata resistenza alla trazione.
4/7 – Tipi di elettrodi
Il metodo di saldatura attualmente più utilizzato è quello a freddo, che si avvale dell’uso di elettrodi. Si possono usare diverse tipologie di elettrodi, con anima in nichel puro, in nichel-ferro o nichel associato ad altri metalli, come il rame. Quelli bimetallici, e segnatamente nichel-ferro, sono indicati per tutte le tipologie di ghisa, e soprattutto per quella sferoidale.
5/7 – Saldatura
Prima di affrontare una saldatura, è importante documentarsi su componenti e materiali da saldare, per individuare il prodotto più idoneo. Le saldature con elettrodi rivestiti, composti da bacchette lunghe all’incirca 45 cm, permettono di saldare due elementi riducendo la formazione di ossidi e l’inclusione di eventuali impurità. In tal modo è assicurata una maggiore resistenza. È consigliato iniziare con un diametro di piccole dimensioni e procedere con la molatura del primo strato, per una perfetta fusione con il materiale di ghisa. Durante il lavoro, proteggiamo il volto con una maschera e le mani con un paio di guanti.
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7/7 Consigli
- Proteggete il volto con una maschera per saldature