1/5 – Introduzione
Lo sbiancamento è una tecnica praticata in agricoltura allo scopo di rendere più bianchi, dolci e teneri alcuni ortaggi da foglia e da costa come lattughe, sedano, finocchio, radicchio ma soprattutto i cardi che spesso assumono il nome di gobbi. Più precisamente lo sbiancamento consiste nell’impedire che il sole raggiunga le foglie degli ortaggi e limitare localmente la produzione di clorofilla, mantenendo foglie e fusti di colore chiaro e facendoli allungare spontaneamente. Lo sbiancamento può essere praticato mediante rincalzatura, legando le foglie con paglia o elastici o coprendo la pianta con vasi privi di fori di drenaggio. Nella seguente guida, passo dopo passo, vedremo insieme come si fa a sbiancare gli ortaggi.
2/5 – Sedano e cardo
Sicuramente gli ortaggi più famosi per essere sbiancati sono il sedano e il cardo. Per sbiancarli avrete bisogno di paglia, un cartone robusto oppure del nylon nero e uno spago. Create uno strato di paglia attorno alle piante quindi avvolgetelo con il cartone avendo cura di lasciare scoperta la porzione apicale, fissate il tutto legando lo spago in più punti. Per dare stabilità alla copertura addossate della terra intorno alla base del cartone. Lasciate scoperta la porzione apicale delle piante ed effettuate questa lavorazione solamente se le foglie sono asciutte per evitare che sorgano problemi con i marciumi e le muffe nere. Nel ciclo di coltivazione del cardo, che solitamente ha inizio a primavera inoltrata, con la semina, lo sbiancamento si avvia i primi giorni d’autunno e si protrae per 3-4 mesi, ed in alcuni casi si arriva letteralmente a seppellire quasi tutta la pianta per ottenere coste lunghe e morbide, perché altrimenti verrebbero fibrose e immangiabili.
3/5 – Porro e finocchio
Lo sbiancamento di porro e finocchio si effettua con una semplice operazione di rincalzatura: accostate della terra pulita, meglio se sabbiosa o argillosa attorno ai fusti, creando un cumulo alto quanto necessario per raggiungere il punto da cui si diramano le foglie dell’ortaggio. In questo modo, oltre a migliorare il gusto delle vostre verdure, favorirete l’allungamento della parte edibile del porro ed un migliore sviluppo del grumolo del finocchio. Nel primo caso la rincalzatura va effettuata 3-5 volte durante il ciclo di coltivazione, nel finocchio si inizia quando il grumolo inizia a svilupparsi avendo cura di mantenerlo coperto durante tutta la coltivazione. Per questi ortaggi lo sbiancamento è quasi indispensabile per avere una buona resa per singola pianta.
4/5 – Cavolfiori, radicchio e indivia
Per far sì che i cavolfiori siano bianchissimi prendete le foglie laterali e chiudetele delicatamente attorno alle teste incidendo appena la costa della foglia per riuscire a piegarla meglio; poi fermatele legandole con un nastro di cotone o di rafia. Allo stesso modo stringete con un elastico le foglie del radicchio di Treviso. Per sbiancare l’indivia riccia ponete un piatto sul centro dell’ortaggio per fare in modo che la para e la copra dalla luce. Svolgete questa operazione solamente quando le foglie sono asciutte, per ridurre la possibilità che si sviluppino malattie fungine. Naturalmente questa tecnica si adatta all’orto di casa, mentre per la coltivazione in campo aperto si usa una copertura in nylon nero fissata con lo spago.