1/6 – Introduzione
Spesso di ritiene erroneamente che il terriccio che fa da nutrimento alle varie piante e che viene venduto in commercio, sia tutto uguale. Questo determina una scelta il più delle volte sommaria e frettolosa di questo elemento che, invece, rappresenta una componente fondamentale per il corretto sviluppo della pianta stessa. Ecco perché occorre sempre scegliere il terriccio giusto, muovendosi su varie tipologie, ciascuna delle quali presenta delle caratteristiche che ne evidenziano la specificità. Vediamo dunque, in questa guida, come effettuare una scelta sempre vincente ed appropriata.
2/6 Occorrente
- Fertilizzante a rilascio programmato
- Prodotto anti defoglizione
- Terriccio a pH acido
3/6 – Il terriccio per le piante da fiore
I terricci, come già accennato nell’introduzione di questa nostra guida, non sono tutti uguali. Si distinguono infatti per caratteristiche organolettiche e per tipologie di pianta alle quali devono essere applicati. Esistono dunque in commercio dei terricci specifici e formulati per piante da fiore. Questi contengono già fertilizzanti a rilascio programmato, in grado di sostenere un rapido sviluppo e una immediata maturazione. Tutto ciò permette anche una buona rifiorenza che, per una pianta da fiore, rappresenta una proprietà davvero imprescindibile. In teoria, per almeno quattro mesi, la distribuzione di fertilizzanti liquidi non sarebbe neppure necessaria ma questi terricci sono composti da una miscela di torbe e argilla, in modo da permettere, tra le altre cose, anche così una altissima capacità di ritenzione idrica. Davvero ideale, dunque, per tutte le tipologie di piante da fiore.
4/6 – Il terriccio per le piante particolarmente fragili
Dopo il terriccio per piante da fiore, quello per acidofile è stato il primo prodotto appositamente realizzato per preservare tutte quelle piante che hanno delle esigenze particolari e che in gran parte del nostro territorio incontrano condizioni che nel tempo si dimostravano fatali, vuoi per il manifestarsi di fenomeni di clorosi capaci di farle ingiallire, vuoi per il fenomeno della defoglizione, che conduceva alla morte azalee, rododendri ed altre acidofile. Questo tipo di terriccio risulta particolarmente adatto anche per mantenere viva la colorazione delle varie piante, come ad esempio le ortensie.
5/6 – Il terriccio per le piante di agrumi in vaso
Va infine detto che esiste un terriccio speciale anche per la coltivazione degli agrumi, in particolare per quelli in vaso. Infatti, nella maggior parte dei casi, le piante acquistate ben fogliate, verdi, sane e fiorite e provviste già di molti frutti in formazione, non riescono a mantenere nel tempo questa buona floriescenza. Una delle cause è da ricercarsi nel rinvaso su un substrato che non è adatto. Ecco perché uno specifico terriccio per agrumi dispone di un ph tendenzialmente acido, compreso fra i valori di 6 e 7. Inoltre deve essere fibroso e con una struttura molto leggera. Solo così permetterà un adeguato sviluppo dell’apparato radicale, trattenendo nel contempo anche un eccellente livello di umidità.