1/4 – Introduzione
Lo scalpello è uno di quegli attrezzi immancabili per chi lavora il legno, sia che lo svolga in modo professionale sia che lo svolga come semplice passatempo. Lo scalpello, tuttavia, è uno strumento utilizzato anche per la scultura e per l’intaglio. A seconda del suo utilizzo, dunque, e quindi al tipo di materiale per il quale viene utilizzato, richiederà delle caratteristiche ben precise. Questa guida si prefissa il compito di indirizzarvi su come scegliere uno scalpello in base ai requisiti da noi ricercati.
2/4 – Scalpello da falegnameria
Se siete dei falegnami, o comunque vi state approcciando alla lavorazione del legno, come scalpello vi troverete di fronte a ben tre attrezzi distinti. Il primo, il vero e proprio scalpello, possiede la lama dritta e con il tagliente disposto trasversalmente, dal lato opposto a quello dell’impugnatura. Il suo utilizzo è piuttosto vario, infatti si può impiegare per fare scanalature, oppure per correggere le superfici. Altro tipo di scalpello è il bedano. A differenza dello scalpello, presenta il tagliente dritto e ricavato nello spessore della lama. Viene impiegato perlopiù per effettuare scanalature dritte, strette e profonde. Infine, troviamo la sgorbia. È facilmente riconoscibile per la sua lama arrotondata, o bombata. Data la sua particolare conformazione, si utilizza per ottenere scanalature concave o convesse. I primi due vengono utilizzati servendosi di un mazzuolo, mentre la sgorbia unicamente con la pressione della mano.
3/4 – Scalpello da metalli
Anche per la lavorazione dei metalli si ricorre in qualche caso allo scalpello che, se per la falegnameria si presenta in tre forme, qui si presenta in due forme distinte. Lo scalpello e l’ugnetto. Il primo, lo scalpello appunto, presenta il tagliente nella parte più larga dell’utensile stesso. Si usa principalmente per asportare del materiale in eccesso oppure per recidere lamiere. L’ugnetto, invece, ha la stessa funzione del bedano per il legno: viene usato infatti per praticare tagli stretti e profondi. Anch’esso ha il tagliente nello spessore dell’utensile. Entrambi gli attrezzi vengono utilizzati servendosi di un martello per avere più forza, ed inclinando lo strumento in base alla lavorazione da effettuare.
4/4 – Scalpello elettrico
Se il lavoro che dobbiamo effettuare non richiede una precisione certosina, e richiede invece di essere molto veloci, allora è il caso di prendere in considerazione uno scalpello elettrico. Questo presenta un’impugnatura ergonomica e un kit di punte a seconda degli utilizzi che abbiamo citato nei due passi precedenti. Basta inserire il tipo di scalpello necessario, inserire la spina nella presa di corrente, ed azionare lo scalpello elettrico. Di sicuro il lavoro sarà più veloce, però la potenza dello strumento vi richiederà un’attenzione particolare per evitare di sbagliare. A seconda dell’utilizzo hobbistico o professionale, in commercio ne esistono di varie tipologie e di costo differente.