1/5 – Introduzione
L’arte di per sé non è semplicemente una categoria ma un vero e proprio universo che fa dell’ inventiva e della creatività di chi opera nel suo contesto, e cioè gli artisti, il metro di misura che poi permette di definire l’originalità di ogni singola opera. L’arte a volte svolge ruoli primari dovendosi conciliare con l’esigenza di non poter tralasciare importanti funzioni che la stessa opera deve avere, e quindi non solo artistiche, ma ad esempio anche architettoniche, meccaniche, funzionali in genere. Ci sono tantissimi materiali al mondo che possono essere adattati a molteplici fini in campo artistico, ma pochi sono davvero polivalenti e funzionali come il vetro. Questo elemento non solo si lascia lavorare facilmente ad alte temperature, ma garantisce esigenze artistiche a volte un po’ particolari, avvicinandosi molto ad opere scultoree e simili. Il vetro è un materiale facilmente lavorabile, utilizzando però strumenti adatti; infatti, può essere colorato con vernici a olio o a tempera, “graffiato” con un punteruolo oppure con della carta abrasiva. Nei passi successivi di questa guida, vediamo dunque come scrivere sul vetro, analizzando una ad una le varie tecniche. Detto ciò non mi rimane altro che augurarvi buona lettura e buon lavoro!
2/5 Occorrente
- Vernici ad olio o a tempera
- Decalcomanie a freddo
- Punteruolo
- Ovatta ed inchiostro di china nero
- Incisore elettrico
- Inchiostri colorati
3/5 – Scrivere sul vetro
Il metodo più semplice ma ovviamente meno duraturo, per scrivere sul vetro è l’impiego di pennarelli a vernice che si trovano comunemente in cartoleria. Si tratta di marker caricati con una vernice a base molto volatile che secca rapidamente riescono a fare presa sul vetro per un po’. Fin tanto che il vetro non subisce sfregamenti, la vernice reggerà. Purtroppo per rimuoverla basta un semplice fazzolettino a secco, perché la tinta non è entrata nel vetro, ma si è solo seccata sulla sua superficie. Vista la praticità del mezzo, potete tranquillamente scrivere in un be corsivo, oppure in stampatello, proprio come sulla carta. Potete anche riportarvi sopra delle decalcomanie ad acqua o ad alcool. Un altro metodo è quello di disegnare sul vetro usando vernici ad olio o acriliche che tendono a fare presa piuttosto bene se non vengono diluite troppo.
4/5 – Incidere il vetro
Un altro modo sicuramente più sofisticato, è di utilizzare un punteruolo molto affilato o meglio ancora un bulino come se fosse una penna e scrivere sul vetro una frase o le iniziali di una persona. Dopo aver scavato un solco, basta inserire dell’inchiostro di china, lasciarlo asciugare per circa un minuto, dopodiché la superficie va pulita e all’interno vi rimane impresso il nero, che si evidenzia sul vetro. Se invece intendiamo utilizzare uno strumento elettrico, possiamo farlo acquistando in un negozio di bricolage una specie di penna, costituita da una punta che fuoriesce da un manico di plastica nel cui interno è posizionato un trasformatore a 12 Volt, simile ad un saldatore a stagno che ci consente di collegarlo alla rete elettrica. Questo attrezzo quando viene acceso e poggiato sul vetro, incide anziché graffiare, ed è utile per aggiungere figure di diverse dimensioni. Inoltre, l’utilità dello strumento è di poter applicare sul vetro delle decalcomanie a freddo, sia con immagini che con scritte, e poi rifinirle seguendone i naturali contorni. Prestate particolare attenzione quando impiegate questi strumenti, prima cosa perché non sono adatti a tutti i tipi di vetro, per esempio non potete usarli sul vetro cristallo e men che mai sul pirex, perché il primo si crepa ed il secondo esplode in mille pezzi alla minima variazione di temperatura. Usate occhiali e guanti e fate queste operazioni su superfici ricoperte con un panno morbido e se state lavorando un vaso, riempitelo prima di carta pressata per garantirvi un minimo di sicurezza. Pulite accuratamente la superficie che avete usato, perché sarà piena di minuscole ed insidiosissime schegge di vetro.
5/5 – Terminare l’opera
Terminata la scrittura, su tutta la superficie va applicata con un po’ di ovatta dell’inchiostro di china, anche di diverso colore come ad esempio quello oro, e poi dopo aver atteso una decina di minuti, con dell’altra ovatta pulita si asporta per intero l’inchiostro. A questo punto, come risultato abbiamo i solchi con all’interno una scrittura sottoposta alla superficie, quindi resistente ed anche elegante. Questa tecnica di scrittura sul vetro è molto antica, e viene utilizzata ancora oggi da artigiani incisori che realizzano targhe ricordo sia su materie plastiche che metalliche. Al posto dell’inchiostro di china, però potete sempre usare vernici sintetiche per vetro che sono studiate per fare presa sulla sua difficile superficie. Con queste vernici si riesce ad ottenere un effetto più robusto per il colore, molto simile a quello delle antiche vetrate.