1/7 – Introduzione
Tra i tanti metalli apprezzati dal genere umano, fin dalla preistoria, ne esiste uno duttile, tenero, modellabile, plasmabile e di colore giallo, poiché si impregna del condizionamento della lunghezza d’onda del blu della luce naturale. Stiamo parlando dell’oro. Quest’ultimo, è stato sempre impiegato per coniare monete o per creare gioielli. Tuttavia, da qualche anno a questa parte, l’oro viene utilizzato anche nell’industria dell’elettronica riuscendo, in questo modo, ad espandere la sua importanza in tutti i vari settori. A tal proposito, nei passi a seguire, spiegherò come setacciare l’oro.
2/7 Occorrente
- scarponi
- setaccio di acciaio o di plastica
- bottiglia semplice e una a beccuccio
- Zappa
- Recipiente “batea”
3/7 – Simboleggiare l’oro come prodotto che rappresenta lealtà e valore
L’oro è un materiale che, in natura, si scopre sotto forma di pepite o di pagliuzze nei depositi alluvionali e nelle rocce. Anticamente, è stato simboleggiato come un prodotto puro che rappresenta lealtà e valore. Oltre a ciò, è stato ampiamente utilizzato per produrre ornamenti ed oggetti di valore da indossare o da appoggiare sopra i mobili.
4/7 – Procurarsi l’occorrente necessario
Il numero dei suoi amatori aumenta quotidianamente e fanno di tutto per cercarlo, nel loro tempo libero, varcando i fiumi ed i ruscelli, luoghi particolarmente adatti per il suo ritrovamento. Tanti vanno alla ricerca dell’oro come fosse una maniera di svago che, al tempo stesso, porta benefici economici. In questo caso, sarà indispensabile armarsi di scarponi, di un setaccio di acciaio o di plastica, di una bottiglia semplice e di una a beccuccio. Successivamente, sarà necessario scegliere il posto perfetto per trovare quel che si sta argomentando. Sono consigli fondamentali per procedere gradualmente in quel che sarà il lavoro di ricerca.
5/7 – Utilizzare un particolare recipiente
Si andrà così ad esplorare le zone sopra menzionate, muniti dell’occorrente necessario. Quest’ultimo prevederà anche l’uso di una piccola zappa per eliminare i sassi di un diametro superiore ad un centimetro e la sabbia non idonea per l’operato in questione. Per poterlo adottare perfettamente, sarà necessario avere un recipiente particolare chiamato “batea”. In questo, si andrà a raccogliere la sabbia aurifera, immergendola in acqua per agitarla grazie ad energiche e piccole movenze circolari.
6/7 – Eliminare il resto del materiale posto in superficie
L’alto peso specifico dell’oro favorirà il lavoro. Infatti, le relative scagliette presenti andranno a posizionarsi nel fondo del contenitore scritto, eliminando così il resto del materiale posto in superficie. A questo punto, rimarrà la sola sabbia rossiccia e scura per la presenza di menite, magnetite, granati e dell’oro stesso. Quest’ultimo, si otterrà dopo un ultimo lavaggio completo.