1/8 – Introduzione
Il punto broccatello è un tipo di ricamo particolare. Questo si distingue per la sua leggerezza di fondo. Il lavoro finito è molto leggero e va fatto, preferendo tinte pastello. Si può eseguire utilizzando il cotone mouliné, che alla fine risulta con l’assenza di contorno netto. È un’astrazione sul tema-ricamo e si esprime con rigore quasi grafico. Distribuendo così, il colore con una misura che copia le trasparenze dell’acquerello. Nella seguente guida vi spiego come realizzare il punto broccatello.
2/8 Occorrente
- Ago
- filo
- carta carbone
3/8
Per realizzare il punto broccatello, dovete adoperare tessuti leggerissimi e cotoni esili. Inoltre, per la riuscita di un buon lavoro vi consiglio di usare il telaio tondo. In questo modo otterrete una finitura del punto perfetto e raffinato. Dopo, che avete scelto il ricamo passate a disegnarlo. Questo lo potete disegnare a mano libera. Oppure ricalcando lo schema con la carta carbone. Il punto broccatello è una variante del punto stuoia; il filo teso viene avvolto da piccoli punti obliqui, ma resta isolato dagli altri. L’effetto finale è piuttosto sfumato e impreciso: ricorda un vecchio broccato consunto.
4/8
Per eseguire con precisione il punto broccatello riproducete il disegno (prima sulla carta e poi sul tessuto) senza segnare i contorni, ma riempiendo la superficie con tratti paralleli sui quali lancerete i vari fili. I tratti del disegno, a prescindere dal motivo, devono andare tutti nella stessa direzione e seguire la trama o l’ordito del tessuto. Per il punto broccatello utilizzate, di preferenza, filati in tonalità sfumate, che valorizzano la caratteristica del ricamo. Lo si utilizza per lo più per riempire foglioline allungate o petali sottili.
5/8
Il disegno, oltre a segnare il contorno, deve tracciare anche una linea trasversale. Uscite con l’ago sul dritto del lavoro, sul margine inferiore del disegno; entrate nel punto opposto, sul margine superiore e riuscite alla sinistra del filo teso sulla traccia trasversale. Rientrate orizzontalmente a destra del filo teso e riuscite sul margine inferiore, in un punto più o meno vicino al precedente punto di uscita. I fili possono essere più o meno ravvicinati: i trattini orizzontali però dovranno essere uno vicino al altro quasi a segnare una specie di impuntura. Il punto romanico può essere completato da un punto erba che delimiti più nettamente i contorni, specialmente nel caso che i trattini siano molto distanziati. Anche il punto festone, può essere utilizzato per la copertura di motivi di ricamò, in particolare modo di piccole foglie o petali.
6/8
Eseguitelo in due giri, uno di andata che segna, con la costina, il margine inferiore del disegno, e uno di ritorno che segna il margine opposto. Per eseguire il secondo giro voltate il lavoro in modo da poter lavorare con la costina in basso. L’effetto della sovrapposizione dei due festoni è ancora più evidente se i due giri vengono eseguiti in tinte diverse. Nel secondo giro i punti si inseriscono negli spazi intermedi del giro precedente. Nel eseguire il secondo giro evitate di passare sopra la costina del punto precedente: per farlo occorre inserire l’ago al di sotto del trattino che costituisce appunto la costina. Potete impiegare questo punto, che crea un notevole spessore di ricamo, soprattutto in lavoro di tipo rustico; si valorizza se accompagnato dal punto catenella o dal punto margherita.
7/8 Guarda il video
8/8 Consigli
- Leggere attentamente la guida.
- Una volta scelto il ricamo che può essere disegnato a mano libera o con carta carbone la tecnica del punto broccatello predilige che i fili lasciati da un esterno all’altro del motivo da ricamare non sono addossati l’uno all’altro ma distanziati e si stendono a intervalli quasi ad imitare un tratteggio.