Ma perché il tester è così fondamentale? Il tester in realtà rappresenta la prima risorsa utilizzabile per la risoluzione di problemi in cui tutti finiamo per incappare, nella nostra quotidianità. Un esempio? Il classico interruttore che non funziona!
Da cosa è composto un tester
Ma come si usa il tester? Questo è quanto ci siamo probabilmente chiesti tutti, prima o poi. Tuttavia, prima di passare in rassegna le varie situazioni in cui è possibile utilizzare il multimetro digitale, è bene capire quali siano le parti che lo compongono.
Il primo elemento è il display, che generalmente presenta quattro cifre e che può essere anche retroilluminato, così da facilitare le misurazioni. Sotto il display è presente la manopola di selezione, che permette di leggere valori come milliampere di corrente (mA), tensione (V) e resistenza (Ω). Infine sono presenti le due sonde:
- la sonda nera, detta sonda COM o comune che è quella che solitamente viene collegata a terra;
- la sonda rossa collegata alla porta mAVΩ, che è quella che si utilizza per misurare la corrente fino a 200mA, ma anche la tensione e la resistenza.
È inoltre presente anche un’ulteriore porta all’interno del nostro tester, ovvero la 10A che si utilizza per misurare correnti superiori ai 200mA. Veniamo però alla parte clou: come utilizziamo davvero il nostro tester?
Misurare l’intensità di corrente elettrica
La prima tra le funzioni è quella che ci permette di misurare l’intensità di corrente elettrica. Questa intensità è rappresentata dal simbolo A (Ampere) che rappresenta la quantità di cariche elettriche che attraversano una sezione di un conduttore. Attraverso il tester è quindi possibile misurare l’intensità di questa corrente elettrica che può essere di due diversi tipi: continua o alternata.
Misurare la tensione
In questo secondo caso possiamo misurare la tensione o differenza di potenziale, indicata dal Volt (V). Perciò, posizionandosi nei due punti in cui si vuole misurare la tensione, è possibile vedere la differenza di energia potenziale elettrica che, anche in questo caso, può essere costante nel tempo o alternata.
Misurare la resistenza elettrica
Infine, grazie al tester possiamo misurare la resistenza elettrica, misurata in Ohm (Ω). Ponendo i puntali alle estremità del componente è possibile leggere il valore sul display che, affinché il componente non sia in corto circuito, non deve essere pari a 0.