1/6 – Introduzione
Se si possiede una barca o si sta pianificando la costruzione di un oggetto che sarà immerso nell’acqua, allora il compensato marino è il materiale giusto in quanto è più spesso del normale compensato perché è composto da un minimo di 7 ad un massimo di 10 strati anziché da 3 a 5. Inoltre, il normale compensato si rovina a contatto con l’acqua, causando la rottura della struttura del legno, ma il compensato marino è appositamente trattato per resistere all’acqua. Sigillando questo materiale, tuttavia, è possibile aumentare la sua durata complessiva. Vediamo allora come sigillare il compensato marino.
2/6 Occorrente
- Carta vetrata a grana 80
- Sigillante
- Resina epossidica trasparente
- Penlello
3/6 – Levigare la superficie
Una delle cose che il compensato marino ha in comune con altri tipi di compensato è che bisogna sempre levigarlo prima di verniciarlo o sigillarlo. Passare quindi su entrambi i lati del legno, così come sui bordi, delle carta vetrata a grana 80, dopodiché utilizzare un panno bagnato per rimuovere a fondo la polvere che si è creata durante il processo di levigatura. Lasciare asciugare completamente il compensato prima di applicare il sigillante.
4/6 – Applicare il primo strato di sigillante
Sigillare il compensato marino è quasi come sigillare altri tipi di legno, ma differisce leggermente. Nella maggior parte dei casi occorrerà rivestire solo un lato, ma dal momento in cui il compensato marino verrà utilizzato sott’acqua, deve essere trattato integralmente. Immergere dunque il pennello nella resina epossidica trasparente e iniziare a stenderla prima sui bordi superiori e laterali, poi sulle facciate del legno; lasciare asciugare la resina, quindi sigillare il bordo inferiore e il retro del compensato. Questo tipo di sigillante, come indica il nome, lavora in profondità nel compensato ed è trasparente; inoltre, richiede pochissima manutenzione rispetto ad altri tipi di sigillanti epossidici. Tuttavia, si potrebbero usare anche altri tipi di sigillante, ma probabilmente bisognerà riapplicarli ogni 2-3 anni.
5/6 – Aggiungere gli strati successivi di sigillante
È un dato di fatto che il compensato marino marcirà a prescindere dal tipo di materiale con cui è realizzato, ma se non è adeguatamente sigillato si deteriorerà in modo imprevisto e precoce. Con il compensato normale bastano due strati di sigillante, mentre per sigillare il compensato marino è necessario applicare tanti strati di sigillante quanti sono gli strati del compensato stesso. Tra una mano e l’altra, levigare delicatamente la superficie per ottenere una migliore aderenza dello strato successivo. Per un risultato ottimale, utilizzare sempre un panno bagnato per rimuovere la polvere e i detriti prima di applicare un nuovo strato di resina epossidica.
6/6 Consigli
- Fare attenzione a non lasciare punti scoperti