1/7 – Introduzione
Quando si svolgono lavori di ristrutturazione è inevitabile la creazione di ingenti quantità di calcinacci. Negli anni passati purtroppo si è assistito ad un continuo disseminare di tali rifiuti nella natura. Ancora oggi capita spesso di vedere ammassati lungo gli angoli delle strade o di parchi naturali, cumuli di resti di cemento e altro materiale da cantiere. Per fortuna è intervenuto il nostro legislatore, che ha reso obbligatorio lo smaltimento secondo determinate regole, pena multe salatissime. Per questo, se non sapete come smaltire i vostri calcinacci, ecco semplici consigli per risolvere velocemente il problema, ma soprattutto senza inquinare ulteriormente il nostro pianeta. Vediamo quindi insieme come smaltire i calcinacci.
2/7 Occorrente
- Imprese specializzate
3/7 – Scegliere in base alla quantità
Se i calcinacci di cui ci si deve sbarazzare sono pochi c’è un modo semplicissimo ed economico: esistono infatti delle discariche apposite, chiamate isole ecologiche, che sono autorizzate dalla legge a ricevere il deposito dei calcinacci e degli scarti da lavorazione edilizia. Il deposito in queste aree ecologiche è gratuito, l’unico problema relativo a queste aree ecologiche è la quantità di materiale che si può smaltire: queste aree prevedono un limite che di solito è 30 kg al giorno per persona. Se invece si hanno grosse quantità da smaltire c’è un metodo decisamente più comodo: esistono infatti imprese specializzate nella rimozione e nel riciclo di calcinacci provenienti da lavorazione edilizia.
4/7 – Accumulare il materiale
La prima cosa da fare è accumulare tutti i calcinacci che sono stati prodotti in un unico posto: se si hanno delle aree di proprietà non ci sono problemi, se invece non si hanno aree private a disposizione è necessario contattare il Comune nel cui territorio si trova l’immobile che si sta ristrutturando per fare richiesta di occupazione di suolo pubblico. Il Comune darà tutte le informazioni necessarie per ottenere il permesso, dietro pagamento di una marca da bollo. Dopo l’ottenimento del permesso è sufficiente recintare l’area che il Comune ha concesso di usare e depositarvi i calcinacci.
5/7 – Chiamare una ditta specializzata
Infine non resta che contattare l’impresa di smaltimento. Generalmente essi variano da un minimo di 100 ad un massimo di 350 euro a viaggio, ma i prezzi non sono fissati da nessuna legge e, quindi, essendoci molta concorrenza, potrebbero variare anche di molto! Le imprese raccolgono i calcinacci e li trasportano nei centri di smaltimento utilizzando dei container, la cui dimensione varia in base alla quantità di materiale da rimuovere.
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7/7 Consigli
- Scegliere in base al peso del materiale