1/10 – Introduzione
I fusibili termici sono dei dispositivi atti a prevenire il surriscaldamento. Si trovano nella maggior parte dei comuni elettrodomestici. La loro funzione è quella di proteggere gli apparecchi da eventi imprevedibili che si possono verificare come ad esempio i cortocircuiti e le alte temperature. I fusibili termici possono essere sia monouso che ad interruttore. Presentano una lamina metallica, la quale, se dovesse raggiungere la temperatura massima, fa sì che i fusibili si scolleghino. Scollegandosi, bloccano l’elettrodomestico e lo rendono di conseguenza inutilizzabile. In questa guida, passo dopo passo, illustrerò come sostituire i fusibili termici. Spiegherò nel dettaglio come procedere sia alla sostituzione che al ripristino di un fusibile. Ambedue le procedure richiedono un po’ di tempo, ma con un po’ di buona manualità è possibile raggiungere un ottimo risultato.
2/10 Occorrente
- Cacciavite
- Ohmmometro
- Fusibili nuovi
3/10 – Individuare i fusibili
Per prima cosa, sarà necessario smontare l’apparecchio non funzionante. Una volta smontato, si dovrà individuare la posizione dei fusibili termici. La maggior parte delle volte i fusibili si trovano nella parte posteriore dell’elettrodomestico, ovvero nelle vicinanze o saldati al circuito elettronico. Svitare dunque le viti della piastra dell’apparecchio per scorgere i fusibili. I fusibili presentano una parte in plastica e due fili. Prima di procedere alla sostituzione, è sempre consigliabile verificare se sono effettivamente guasti.
4/10 – Verificare i fusibili
Staccare a questo punto i due fili del fusibile. Con l’aiuto dell’ohmmometro, si dovrà verificare lo stato dei fusibili. L’ohmmometro è uno strumento elettronico che determina se il fusibile termico permette all’energia elettrica di attraversarlo o meno. Toccare dunque i fili dei fusibili con lo strumento. Se l’ago va sulla “O”, significa che sono integri. Nel caso contrario, si dovrà provvedere alla sostituzione. Prima di sostituire i fusibili, è indispensabile verificarne il tipo.
5/10 – Acquistare i fusibili
I fusibili termici presentano sempre un codice che identifica il modello. I nuovi fusibili si possono acquistare presso qualsiasi negozio di elettrodomestici o in ferramenta, mostrando il modello e il codice a uno degli addetti del negozio. In alternativa si possono acquistare anche in internet al costo medio di cinque euro, anche se in questo secondo caso si deve attendere qualche giorno affinché vengano consegnati a casa. È sempre opportuno verificare poi che i fusibili recapitati a casa siano perfettamente compatibili con quelli da sostituire.
6/10 – Sostituire i fusibili
Ora sarà possibile procedere con la sostituzione dei fusibili termici. Con l’aiuto di un cacciavite, si devono staccare i fusibili medesimi dal circuito. Estrarre definitivamente i fusibili e li sostituirli dunque con quelli nuovi appena acquistati. Per inserire correttamente i nuovi, si deve infilare la parte in plastica nei due connettori. I fusibili appena rimossi dovranno essere regolarmente conferiti presso un centro di raccolta autorizzato per il relativo smaltimento.
7/10 – Resettare i fusibili
Occorre tenere presente il fatto che alcuni fusibili termici sono ad interruttore. Questi fusibili quando la temperatura raggiunge la soglia termica, si staccano creando dei malfunzionamenti all’elettrodomestico. Nella maggior parte dei casi, il problema si risolve quando la temperatura scende su valori accettabili. In alcune circostanze, occorre resettarli per far tornare in funzione l’apparecchio. Per resettarli, non si deve fare altro che individuare il punto dei fusibili in cui poter fare pressione sul componente servendosi di un oggetto appuntito. Dopo alcuni istanti, si noterà che i fusibili termici sono correttamente resettati. Fatti questi passaggi, l’apparecchio sarà di nuovo funzionante.
8/10 – Chiamare un tecnico specializzato
Qualora il problema dei fusibili termici dovesse persistere anche dopo averli resettati, si consiglia vivamente di rivolgersi ad un tecnico specializzato. In questo caso c’è da considerare innanzitutto il costo inerente alla chiamata, che solitamente si aggira sui 45 euro, il quale comprende il trasferimento al domicilio, tutte le spese organizzative e il primo quarto d’ora di lavoro presso il cliente. Per i piccoli elettrodomestici, il costo di riparazione, comprensivo di ritiro e consegna a domicilio, si aggira sui 40 euro, ai quali vanno aggiunti altri 30 nel caso in cui il tecnico specializzato debba provvedere anche alla riparazione del termostato. Nel caso in cui non convenga la riparazione, bisogna tenere presente che le case madri prevedono apposite permute e a dei prezzi agevolati.
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10/10 Consigli
- Staccare l’apparecchio elettronico dalla presa di corrente prima di smontare i fusibili termici.