1/6 – Introduzione

Quando si rompe una lastra di vetro di una porta o una finestra, si pensa di dover chiamare un artigiano per procedere con la sostituzione. Eppure spesso è necessaria una certa fretta per l’uso dell’infisso o del mobile che ha ricevuto il danno. Allora si può fare da sé, ma occorre conoscere la corretta procedura per non incorrere in errori che comprometterebbero la buona riuscita di questo semplice lavoro. Tutto spiegato in questa pagina.
Sostituire un vetro rotto non è un’operazione difficile ma occorre una certa cautela per non rischiare di tagliarsi.
Diamo adesso inizio a questa guida su come sostituire un vetro rotto nella porta o finestra.

2/6 Occorrente

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3/6 – Capire la tipologia del vetro da sostituire

Occorrono pochi attrezzi e manualità per evitare di dover chiamare a casa un vetraio.
Se fosse domenica e la temperatura esterna siberiana applicheremo temporaneamente del cartone spesso per tappare il buco.
Lo fisseremo bene con dello scotch resistente, come quello da pacchi. Dopo esserci infilati dei guanti, muniti di paletta e scopettino raccoglieremo i pezzi di vetro più grossi. Aiutati da un aspirapolvere asporteremo i frammenti più piccoli e le pericolosissime schegge.
Per poter proseguire con la riparazione dobbiamo cercare di capire che tipo di vetro è quello da sostituire. Se si tratta di un doppio vetro lo si intuisce facilmente dal fatto che si vedranno due lastre di vetro divise da una lamiera di metallo lucido. Facciamo attenzione che i doppi vetri non sono tutti della stessa misura. Hanno spessori diversi, i più comuni vanno da sedici a diciotto millimetri.
Se invece il vetro è singolo avremo davanti un vetro semplice classico. Appurato il tipo di vetro dovremo studiare come è stato originariamente posizionato.
Questo ci permetterà anche di eliminare con cura i frammenti ancora attaccati alla finestra o alla portafinestra. I metodi per applicare dei vetri ad una finestra sono principalmente due. Il vetro può essere stato infilato dall’alto lungo dei binari presenti nella struttura. Lo capiremo provando a sollevare verso l’alto, dopo esserci protetti con guanti spessi, i vetri superstiti.

4/6 – Sfilare il vetro frantumato

Se il pezzo di vetro che stiamo stringendo tra le mani si dovesse alzare abbiamo trovato il tipo di metodo utilizzato. In questo caso staccheremo dai cardini l’anta della finestra o della portafinestra.

Facciamo attenzione in questa operazione. Se ci fosse qualcuno a darci un aiuto sarebbe meglio. Se siamo soli per sollevare l’anta faremo forza sulla sua maniglia. Dopo averla con cura appoggiata e messa in sicurezza sfileremo il vetro frantumato. La seconda possibilità è che il vetro sia stato appoggiato in una scanalatura apposita della struttura e fissato con dei listelli. Questi, se si tratta di una struttura in legno, risulteranno inchiodati mentre saranno assicurati con viti e silicone se si tratta di altri materiali. Per eliminare bene i frammenti ancora attaccati asporteremo tutti e quattro i listelli. Nelle vecchie finestre veniva utilizzato come isolante e collante dello stucco, una pasta in genere grigiastra e plasmabile che col tempo tendeva ad indurirsi. Questo stucco dovrà essere eliminato. Il grosso lo toglieremo con una spatola da imbianchino o con un cacciavite piatto mentre i rimasugli verranno eliminati con della carta abrasiva fine.

5/6 – Infilare il nuovo vetro

Nel caso di vetri che si sfilano dall’alto il lavoro risulterà abbastanza semplice. Dopo aver preso le misure delle dimensioni del vetro da sostituire ci recheremo in una vetreria ad acquistarlo.
Ci verrà tagliato su misura. Ricordiamoci che dobbiamo aggiungere i centimetri di quella parte di vetro che rimane nascosta nella struttura della finestra o della portafinestra.

Una volta a casa infileremo il vetro lungo le tracce.

Poi metteremo in verticale l’anta e la rimonteremo sull’infisso. Anche nell’altro caso, cioè quello di un vetro bloccato nella sua apposita scanalatura, portandone in vetreria un pezzo come campione ce ne faremo preparare uno uguale. Una volta tornati a casa con uno straccio imbevuto di alcool domestico comune sgrasseremo le scanalature ed aspetteremo qualche secondo che l’alcool si asciughi. Poi tracceremo una piccola striscia di silicone trasparente lungo la scanalatura. Questo accorgimento ci permetterà di evitare spifferi ed infiltrazioni di acqua. Prima che il silicone si indurisca appoggeremo il nuovo vetro nella sua sede.

6/6 – Fissare il vetro con il silicone

Applicheremo una leggera pressione affinché vetro e silicone si uniscano bene. Per evitare problemi la pressione non dovrà essere esercitata al centro del vetro. A questo punto lo bloccheremo con i suoi listelli. Questi saranno ancorati alla struttura con dei chiodini sottili che infileremo delicatamente grazie ad un piccolo martellino da vetraio stando attenti a non colpire il vetro. I chiodini li posizioneremo ad una distanza di venti centimetri l’uno dall’altro. Attenzione a non fare andare del silicone sul vetro perché pulirlo sarà poi un lavoro lungo enoioso. Nel caso dovesse accadere non cercheremo di eliminarlo subito perché riusciremo solo a spargerlo per tutto il vetro. Per evitare pastrocchi facciamolo asciugare bene. Solo dopo che sarà diventato duro con l’ausilio di una lametta da barba lo elimineremo.
Vetro aggiustato.