1/6 – Introduzione
Il vetro è un materiale la cui nascita risale addirittura al lontano III secolo a. C. Basti pensare che i primi oggetti in vetro sono stati rinvenuti in Fenicia ed in Egitto. Oggi il vetro è largamente diffuso nell’industria e nel commercio ed abbraccia tanti settori merceologici. Si impiega in edilizia per la realizzazione di porte, finestre, nel settore dei casalinghi (stoviglie, vasi, lampadari) e per la realizzazione di vetri artistici, gioielli, oggetti d’arte. Nella seguente guida, in particolare, vi illustreremo come tagliare e smussare i bordi del vetro. Vediamo, passo dopo passo, come procedere.
2/6 – Tipologie di vetro
In commercio si trovano diverse tipologie di vetro: comuni, temprati (molto diffusi nell’industria automobilistica), lenti ottiche, ecc. Per procedere al taglio, alla foratura ed alla molatura del vetro occorrono attrezzi specifici: questi ultimi variano in base alla tipologia. Ad esempio il vetro temprato subisce un processo di lavorazione molto particolare che lo rende duro e fragile allo stesso tempo. Il taglio del vetro temprato può essere effettuato soltanto durante la fase di tempra e lavorazione, non successivamente: ciò perché è troppo sottile e si romperebbe in pezzi piccolissimi. Per questo motivo nella guida si parla solo del taglio e della smussatura dei bordi del vetro definito comune.
3/6 – Taglio industriale
Questa tipologia di materiale si trova in commercio in lastre di grandi dimensioni. Il taglio si effettua a livello industriale con l’utilizzo di appositi “banchi di taglio”. Sono macchine a controllo numerico, dotate di un piano di lavoro fisso e di un pantografo. Grazie ad un apposito software si può programmare il taglio preciso della lastra di vetro. Per le lavorazioni di tipo artigianale si usano cutter diamantati oppure apposite rotelle in tungsteno. Facendo una certa pressione con lo strumento sul vetro si esegue una linea d’incisione ben precisa. Successivamente si dà un leggero colpetto che determina il distacco delle due parti nella zona in cui si è praticato il taglio.
4/6 – Taglio casalingo
Per compiere tale operazione a casa è necessario preparare il piano di lavoro e procurarsi un cutter. Si tratta di un attrezzo simile ad un grossa penna, dotato di una punta diamantata in grado di incidere il vetro. Dopo aver preso le misure e stabilito come tagliare il vetro, occorrerà immergere il cutter nell’olio così da rendere più fluido il movimento della rotella. Poi si procede effettuando il taglio: in tale fase è possibile aiutarsi con un righello in modo da essere precisi. Il righello deve però essere sottile in quanto non dovrà ostacolare l’operazione. Fatto ciò, bisogna controllare che il taglio sia uniforme e privo di scheggiature. A questo punto, facendo un po’ di pressione con i polsi, si procede rompendo il vetro lungo l’incisione. È bene indossare sempre dei guanti per evitare di farsi male nonché occhiali protettivi.
5/6 – Smussatura e levigatura
Dopo l’esecuzione del taglio il vetro ha un bordo leggermente irregolare e ruvido per cui bisogna provvedere alla smussatura e levigatura. Questa operazione può avvenire sia con una procedura automatizzata ed industriale, sia manualmente. La molatura si avvale dell’utilizzo di appositi macchinari, chiamati mole, disponibili in varie grandezze. Si possono realizzare molature: a “filo lucido e tondo” in cui il bordo molato è arrotondato e lucido, a “filo lucido e piatto”, quando la lavorazione è lucida e piatta, a “filo grezzo” se la superficie è piatta ma leggermente rugosa e con “bisellatura” che ha i bordi angolati. Se bisogna forare il vetro si utilizza un trapano ad acqua con apposite punte diamantate. I fori vanno eseguiti evitando fratture. Il vetro può anche subire differenti tipologie di lavorazione: incisione, decorazione, serigrafia, sabbiatura, satinatura e verniciatura.