1/10 – Introduzione
Il bullet journal è una sorta di agenda per organizzare il proprio tempo e la propria vita, sia privata che lavorativa. È stato ideato da Ryder Carroll, il cui motto è: “Track the past, organized the present and plan for the future”, ossia “Tieni traccia del passato, organizza il presente e pianifica il futuro”. Può essere personalizzato e prevede funzionalità innovative, come quella rimandare impegni e scadenze che non si è riusciti a rispettare o addirittura posticipare, anche di alcuni mesi, determinati obiettivi che ci si era prefissi di raggiungere. Non si tratta di una semplice “to do list”, perché non riguarda solo gli impegni della giornata o al limite della settimana, ma comprende sezioni che permettono di gettare lo sguardo lontano, ossia agli obiettivi di medio e lungo termine. Ma come tenere, nella pratica, un bullet journal? Andiamo a scoprirlo insieme.
2/10 Occorrente
- taccuino
- matita
- riga
3/10 – Registro Futuro
La prima cosa da fare sarà procurarsi un taccuino. Sebbene online esista il sito ufficiale per acquistare l’originale bullet journal e sia possibile, inoltre, reperirlo anche su Amazon o Ebay, potrete tranquillamente utilizzare una qualsiasi agenda vuota. Saltate le prime pagine vuote, dove andrete successivamente a scrivere l’indice, e passate alle successive. Con una matita e una riga, tracciate delle righe orizzontali lungo entrambe le pagine, dividendole in 6 sezioni uguali, 3 per ogni pagina. Per un programma a sei mesi basteranno queste sei sezioni, per un programma annuale, dovrete ripetere l’operazione anche sulle successive due pagine. Segnate in ogni sezione il nome di un mese, in ordine ovviamente. Avete appena creato l’area del “Registro Futuro”. Numerate le pagine (se non lo sono già) e riportate la voce “Registro Futuro” nell’Indice, ossia le prime pagine lasciate libere. Nel Registro Futuro riporterete tutte le azioni, note ed eventi di importanza prioritaria oppure “migrate” da altri mesi. Vediamo come funziona per capire meglio.
4/10 – Calendario mensile
Nelle prossime pagine bianche, quella a sinistra sarà il “Calendario Mensile”. Scrivete in alto il nome del mese e poi elencate, uno sotto l’altro, tutti i giorni del mese con il nome del giorno (lun, mar, mer, ecc..) e affianco il suo ordinale in cifra. Sulla pagina destra, invece, dovrete riportare tutti i compiti da svolgere durante quel mese. Dovrete poi ripetere l’operazione per ogni mese dell’anno, numerare le pagine e riportare nell’indice il nome di ogni mese con le relative pagine. Avrete, così, una panoramica su tutto ciò che dovrete svolgere nell’arco di ogni mese, sapendo, quindi, quanto tempo vi rimane a disposizione per portare a termine ogni compito. Prima a realizzare il calendario del mese successivo, però, dovrete organizzare il diario giornaliero. Vediamo come.
5/10 – Diario giornaliero
Subito dopo il calendario del primo mese (e di ognuno dei seguenti), passate alle prossime pagine e scrivete in alto “diario giornaliero”. Inserite la data del giorno e elencate tutti i vostri impegni e scadenze proprie di quel determinato giorno. Fatelo riportandole in un breve elenco sintetico, utilizzando una simbologia appropriata, che andremo subito a vedere nel prossimo passo. Una volta scritte tutte le note del giorno, passate a ripetere lo stesso procedimento per i giorni successivi del mese.
6/10 – Simboli categorie
Ogni nota che andrete ad inserire nei vostri elenchi prevederà di appartenere ad una determinata categoria. Le categorie sono essenzialmente 3: le azioni da compiere, che rappresenterete con un puntino iniziale, e saranno tutti i compiti che vi riproponete di svolgere; gli eventi da ricordare, di natura privata o anche lavorativi, rappresentati con un cerchietto iniziale; le note, indicate con una linea iniziale, in cui potrete scrivere tutto ciò che per voi è importante ricordare, che non si tratti però di eventi o azioni da compiere. Un asterisco, invece, sarà un segno distintivo di una delle voci, per indicare che essa è davvero importante, ed andrà annotato a sinistra della nota stessa, prendendo il nome di “segnale”. Un segnale, quindi, rappresenta una priorità.
7/10 – Simboli operazioni
Quando, invece, un compito è stato svolto e quindi risulta “chiuso”, contrassegnatelo con una X a sinistra della notazione stessa. In questo modo, potrete, con un semplice colpo d’occhio, capire quali sono i compiti ancora aperti e le azioni ancora da svolgere. Nel caso valutaste che un compito aperto non abbia più senso, cancellatelo con una sottile linea. Al contrario, se riterrete che un compito aperto debba essere svolto al più presto, trasformate il puntino in una freccetta rivolta verso destra. Se, invece, un compito della lista può essere posticipato di qualche mese, trasformate il puntino in una freccia rivolta a sinistra e trascrivete il compito nella lista del “registro futuro” del mese in cui vorrete spostarlo. Questa operazione prende il nome di “Migrazione”.
8/10 – Sezione Collezioni
Nel caso in cui delle azioni fossero collegate tra loro, sarà possibile creare una nuova sezione, chiamata “Collezione”. Passate, quindi, alle prossime pagine vuote, date un nome alla collezione che state andando a creare ed elencate tutte le azioni e le note che vorrete collegare tra loro. Numerate le pagine e riportatele, come sempre, nel vostro Indice iniziale. Le collezioni si rivelano molto utili per creare liste per la spesa, elenchi di lezioni da seguire o semplici progetti in corso o futuri.
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10/10 Consigli
- Prima di passare alle notazioni del giorno successivo, nella sezione del diario giornaliero, lasciate sempre un po’ di spazio, in modo da poter aggiungere, eventualmente, altri eventi, azioni o note.
- Il bullet journal è completamente personalizzabile, quindi potrete sostituire i segni con quelli che vi sembrano più consoni o facilmente memorizzabili, oppure organizzare i diari nel modo che preferite. Il concetto di organizzazione è quello che conta.
- Se decidete di cambiare le simbologie, oppure per aiutarvi a ricordare i simboli, create, all’inizio o alla fine del vostro bullet journal, una legenda dei simboli.