1/8 – Introduzione
L’Eternit è un fibrocemento brevettatato nel 1901 da Ludwig Hatschek, un materiale prevalentemente a base di amianto che oggi non è più in commercio, sostituito da altri materiali non cancerogeni. Il suo nome deriva dal latino “aeternitas”, ovvero “eternità”, infatti è un materiale indistruttibile ma le sue polveri se inalate sono altamente rischiose per la salute e per questo motivo in Italia è stato vietato l’utilizzo già dal 1994. Ancora oggi ci sono numerosi oggetti facenti parte della nostra vita quotidiana realizzati proprio in fibrocemento, per renderli sicuri per la nostra salute sarebbe meglio eliminarli, ma se in caso contrario non si possono smaltire si può passare alla tecnica di bonifica mediante incapsulamento usando delle sostanze sintetiche. Vediamo insieme, nei prossimi passi come usare il fissante per l’incapsulamento dell’eternit.
2/8 Occorrente
- Fissativo
- Pennello
- Tuta
- Guanti
- Mascherina
3/8 – Pulire i materiali
La prima cosa da fare per poter passare il fissativo è quella di pulire accuratamente, mediante lavaggio, i materiali che contengono eternit. Per effettuare questo passaggio è fondamentale proteggersi per non correre rischi. Bisognerà quindi usare delle tute specifiche che possono essere sia in cotone lavabile oppure usa e getta, esse devono avere un cappuccio ed elastici sia sui polsi che sulle caviglie. Procurarsi anche dei guanti e mascherine, questi ultimi due oggetti sono fondamentali in quanto con le mani useremo il pennello e le mascherine ci aiuteranno a non inalare le polveri sprigionate.
4/8 – Lavare i materiali
Dopo essersi muniti degli oggetti preventivi di cui sopra, passiamo al lavaggio del manufatto. Usando una idro-pulitrice incominciamo a lavare tutta la superficie, facendo attenzione però all’acqua che defluirà, dobbiamo mettere al di sotto un recipiente in modo tale da raccogliere tutta l’acqua inquinata e non disperderla nell’ambiente. Successivamente portarla nelle apposite discariche per i rifiuti speciali. Una volta fatto questo dobbiamo aspettare che la superficie si asciughi bene, infatti dev’essere ben asciutta per poter passare il fissativo.
5/8 – Preparare il fissativo
Quando la superficie è completamente asciutta, passiamo alla preparazione del fissativo. Questo andrà diluito al 50% con un diluente sintetico. Iniziamo la diluizione a piccole quantità e mescolando sempre fino a raggiungere la percentuale ottimale. Una volta raggiunta la diluizione corretta, con un pennello incominciamo a passare il fissativo su tutta la superficie e lasciamo asciugare bene. Se il manufatto si trova all’esterno, non applicarlo in presenza di vento e all’esposizione del sole diretto, quindi dovremmo tenere sotto controllo le condizioni climatiche per una buona riuscita della bonifica.
6/8 – Determinare lo spessore del film
Un professionista qualificato dell’amianto dovrebbe determinare lo spessore del film secco necessario per incapsulare l’amianto in totale sicurezza. Tale spessore varierà da progetto a progetto poiché il fissativo può avere una vasta gamma di caratteristiche, tra cui densità, porosità e profilo superficiale. In linea generale, per il controllo dei materiali contenenti amianto, il rivestimento deve essere applicato molto più spesso di quanto raccomandato per la verniciatura. La copertura non deve in ogni caso superare i 3 metri quadrati per litro e dovrebbe creare un rivestimento continuo e ininterrotto nel tempo.
7/8 – Incapsulare il terreno
Per l’incapsulamento del terreno contaminato da amianto, mescolare una parte di fissativo con una parte di acqua in maniera tale da aumentare la stabilità dimensionale del terreno e riducendo la sua porosità. Per terreni argillosi o compatti, potrebbe essere necessario aumentare la velocità di diluizione a 2 parti di acqua per migliorare la penetrazione. I suoli porosi, come quelli con elevato contenuto di sabbia o ghiaia, possono richiedere una quantità maggiore di fissativo.
8/8 Consigli
- Passare il fissativo quando le condizioni climatiche lo permettono.
- Prima di effettuare qualsiasi manovra, usare la tuta, i guanti e la mascherina protettiva.