1/7 – Introduzione

Il saldatore è un utilissimo attrezzo che serve a fondere materiali come lo stagno. Esso ci aiuta a sanare quei piccoli danni che si generano a seguito della separazione di due componenti di stagno. La saldatura risulta utile per riparare tali danni con una bassa temperatura di fusione. Esistono diversi tipi di saldatori in commercio. Quelli a punta sottile, ad esempio, si impiegano prevalentemente per saldare parti elettriche o elettroniche non troppo grandi. Quelli a punta larga, invece, si adoperano generalmente per saldature su superfici più ampie.
Nei passi di questa breve guida, vedremo come usare un saldatore. Vi assicuro che non si tratta di un lavoro prettamente maschile, difatti torna utile anche a noi donne per piccoli semplici lavori.

2/7 Occorrente

  • Saldatore
  • Filo di piombo e stagno
  • Filo di ottone o lega d’argento
  • Parti metalliche
  • Disossidante
  • Tela smeriglio
  • Occhialini protettivi

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Tra i vari tipi di saldatori, troviamo quello a gas. Il suo funzionamento è davvero semplice. In pratica, una bombola che contiene gas propano si abbina ad un cannello provvisto di valvola di regolazione del gas e ad un beccuccio in rame. Generalmente, il cannello si collega alla bombola mediante un tubo flessibile. In alcuni modelli più semplici, questo componente si trova avvitato alla bombola.
Quando lavoriamo sullo stagno, il calore unisce le due parti metalliche in modo permanente. Se andiamo a saldare due parti dello stesso metallo, avremo una saldatura autogena. Nel caso di due materiali differenti, invece, otterremo una saldatura eterogenea (o brasatura).

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Prima di utilizzare il saldatore, dobbiamo pulire accuratamente le parti da unire. Strofiniamo poi con una paglietta ruvida o la lana di ferro. Andiamo ora ad eliminare tutte le tracce di ossidi dai componenti, quindi scaldiamo il saldatore. A questo punto, dovremo porre il metallo d’apporto sulla zona da trattare. Proseguiamo poggiando la punta del saldatore. Ora il metallo inizierà a fondersi.
Quando uniamo le parti in metallo, poniamo tra di esse il metallo d’apporto fuso. Se vogliamo ottenere una brasatura dolce, usiamo del filo di piombo e stagno. Per una brasatura più forte, ci torneranno utili l’ottone e la lega d’argento.

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Vediamo ora come usare un saldatore elettrico. Innanzitutto, teniamo conto del fatto che ne esistono di due tipi diversi.
I saldatori a resistenza hanno un resistore che si scalda grazie alla corrente elettrica. Per fondere la lega saldante, dovremo far scaldare una punta di rame. I saldatori rapidi, ovvero quelli a pistola, hanno un filo di rame a forma di V, che rappresenta la punta. Esso si collega ad un trasformatore che si trova nell’impugnatura del saldatore stesso.
Premendo il pulsante presente sull’impugnatura, scalderemo il filo con la corrente elettrica. Questo tipo di saldatore si scalda piuttosto velocemente, quindi possiamo usarlo per le saldature di natura elettrotecnica.

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7/7 Consigli

  • Proteggiamo sempre gli occhi quando saldiamo un qualunque oggetto.
  • In base al tipo di lavoro che dobbiamo svolgere, scegliamo il giusto grado di brasatura.