1/5 – Introduzione

A volte è necessario eseguire dei piccoli lavoretti che richiedono una certa manualità. Ma procedure apparentemente molto semplici, come l’avvitatura di una semplice vite, possono nascondere molte più insidie e ostacoli di quanto si è portati a pensare. Proprio per una procedura di questa genere ci possiamo avvalere di uno strumento davvero molto ingegnoso. Stiamo parlando della chiave dinamometrica. Ma ora vediamo come poterla usare in tutta tranquillità e efficienza.
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La chiave dinamometrica viene utilizzata per il corretto serraggio di dadi, viti, bulloni e tutto ciò che necessita di una forza applicata che sia calibrata per non oltrepassare una soglia limite. Un serraggio effettuato con utensili senza controllo del momento torcente possono provocare danneggiamento alla filettatura. Se su una testata di un motore si stringono i bulloni con utensili senza ausilio del controllo della forza di serraggio, si possono verificare problemi di tenuta per via delle diverse sollecitazioni a cui vengono sottoposti i bulloni durante il normale utilizzo.

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Non esiste un unica chiave dinamometrica per tutti i tipi di bulloni, ma ne esistono vari modelli e varianti. In primo luogo bisogna scegliere il serraggio; infatti, ciascuna chiave è dotata di un’impugnatura regolabile avente una scala graduata in Newton o in chilogrammi.

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Poi bisogna scegliere la dimensione più adeguata del quadro maschio sulla testa per l’inserimento a brugola, a bussola esagonale, a torx, a ribe, xzn e così via. L’innesto più piccolo parte da un quarto di pollice, che serve per svitare i bulloni piccoli che vanno dalla M4 alla M8; poi c’è quello da 3/8 di pollice che è adatto per svitare le viti medie da M6 a M10; infine, abbiamo quello da mezzo pollice che è appropriato per le viti grandi da M8 a M20.

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Per effettuare la regolazione della coppia di serraggio, impugnare il fondo dello strumento e ruotare la manopola in maniera tale da ottenere il risultato voluto. Quindi, la chiave dinamometrica si usa in questo modo: iniziare col sbloccare la manopola di quest’ultima; regolare, quindi, la taratura sui valori Nm prestabiliti; bloccare la manopola dell’attrezzo, inserire sul quadro maschio l’innesto adatto alla vite e inserire la bussola sulla testa della vite fino a sentire lo scatto. A questo punto possiamo provare ad utilizzare la chiave dinamometrica, a questo punto rimbocchiamoci dunque le maniche e mettiamoci subito all’opera. Buon lavoro.