1/8 – Introduzione
La poltiglia bordolese è la miscela più usata per combattere la peronospora della vite, una malattia della vite causata dal fungo Plasmona: essa ipertrofizza tutti gli organi vitali della pianta, non permettendo lo sviluppo dei germogli della vite e la crescita dei frutti, costringe ogni anno agricoltori di tutta l’Europa a rinunciare alla produzione del vino. Questa miscela, ottenuta dalla combinazione di acqua, rame e calcio, ci permette di ottenere un ottimo fungicida rameico in grado di prevenire e curare le malattie degli alberi da frutto. È ampiamente utilizzato in giardino per trattare piante, ortaggi e alberi da frutto. Seguire le dosi e gli usi raccomandati per questo prodotto è comunque necessario per evitare di contaminare la natura. Di seguito vi spieghiamo come ottenere ed usare la poltiglia bordolese contro la peronospora della vite.
2/8 Occorrente
- Solfato rameico pentaidrato
- Idrossido di calcio
- Acqua
- Flacone spray
3/8 – Composizione
La poltiglia bordolese è stata utilizzata sin dall’antichità: è noto che i Romani la preparassero in agricoltura per difendere le piante da malattie ed insetti ed in particolar modo in ambito viticolo. È possibile realizzare questa miscela combinando, per ogni litro di acqua, 20 grammi di rame (solfato rameico pentaidrato) e nella stessa percentuale calce (idrossido di calcio). In questo modo otterremo un composto non tossico e liquido che una volta spruzzato sulla pianta assumerà una colorazione verde-azzurro dovuta all’ossidazione del rame. La poltiglia bordolese proteggerà la pianta per quindici giorni circa, quindi dovrete ripetere il procedimento trascorso questo periodo.
4/8 – Somministrazione
Il composto può essere somministrato sulla pianta in due diversi momenti: o quando la pianta di vite è ancora un germoglio (generalmente nel periodo che va da marzo ad aprile) oppure quando la vite ha raggiunto un’altezza di circa 15- 20 centimetri. È molto importante distruggere le foglie malate che sono già cadute a terra.
Una volta realizzata la miscela, spruzzarla con un dosatore su germogli, foglie e sui grappoli d’uva non ancora maturi. Due sono le accortezze da avere in questo caso: innanzi tutto è importante non prolungare il trattamento oltre il mese di luglio e inoltre, è necessario ripetere il trattamento in caso di piogge perché il prodotto si disperde nel terreno.
5/8 – Periodo di applicazione
Il primo trattamento con la poltiglia bordolese va applicato alla fine dell’inverno. Questa stagione, infatti, si rivela il momento migliore per eliminare i funghi che potrebbero aver svernato tra le piante.
Tuttavia, questa miscela viene spesso utilizzata anche durante la primavera quando in genere si sviluppano le malattie; in effetti, l’umidità e il calore sono le due condizioni che innescano la crescita dei funghi. La miscela bordolese viene inoltre utilizzata anche in autunno dopo che le foglie sono cadute dagli alberi.
6/8 – Precauzioni
La poltiglia bordolese è un ottimo alleato per prevenire o curare la peronospora: in caso di sbalzi climatici neutralizza la possibilità di formazione del fungo che causa la malattia. Inoltre la miscela è inodore e non è dannosa né per l’uomo né per la pianta stessa. Ciò non toglie che è comunque consigliabile prendere delle precauzioni come, ad esempio, usare dei guanti durante la somministrazione o, ancora, lavare bene i grappoli d’uva prima di consumarli poiché sono entrati in contatto con metalli pesanti non digeribili.
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8/8 Consigli
- Non eccedere oltre le dosi indicate per la realizzazione della miscela per evitare di soffocare la pianta