1/8 – Introduzione
I contadini sanno bene come si usa un rastrello, visto che è uno strumento fondamentale che non può proprio mancare nel capanno degli attrezzi. Non tutti, però, vivono normalmente all’aria aperta e a contatto con la natura, dedicandosi alla coltivazione di piante, fiori e ortaggi in genere. Chi decide di avvicinarsi all’agricoltura, ma anche solo ad un po’ di giardinaggio, non potrà esimersi dall’imparare ad utilizzare il rastrello. Si tratta di un attrezzo molto semplice, dotato di un lungo manico e un’estremità larga con tanti denti, simile ad un pettine. Piccole riproduzioni ci vengono dai rastrelli da spiaggia, venduti in coppia con le palettine, con cui i bambini tanto amano giocare. Come per il suo gemello giocattolo, anche il rastrello da giardino ha due funzionalità essenziali: raccogliere l’erba e livellare il terreno. Vediamo, allora, nella pratica, come utilizzare il rastrello.
2/8 Occorrente
- rastrello da raccolta
- rastrello da livellamento
3/8 – Il rastrello da raccolta
Innanzitutto dovrete scegliere il giusto modello, soprattutto in base al tipo di lavoro che dovrete svolgere. Esistono, infatti, diversi modelli di rastrelli, alcuni più indicati per la raccolta dell’erba o delle foglie secche, altri, invece, più adatti al livellamento del terreno. Come distinguerli? È molto semplice, perché Il primo, quello che serve a raccogliere l’erba tagliata e a radunare le foglie secche, così come per spostare la paglia, ha denti molto lunghi e distanti ed un manico altrettanto lungo. Inoltre, più sarà larga la parte dentellata, più il vostro lavoro sarà semplificato in termini di velocità, a scapito, però, della maneggevolezza nei movimenti e anche nel peso. Di norma, poi, il manico è fatto di legno, per garantire una presa salda senza far scivolare le mani, mentre i denti potranno essere in plastica o in legno, per garantire leggerezza. È importante, infatti, che il rastrello da raccolta sia quanto più leggero possibile, anche dovendo rinunciare talvolta ad una resistenza superiore. È fondamentale, infine, che i denti siano posti distanti tra loro, per evitare che l’erba possa impigliarsi e generare grovigli difficili da rimuovere.
4/8 – Il rastrello da livellamento
Per quanto riguarda, invece, il rastrello da livellamento, in questo caso sarà preferibile optare per un modello abbastanza pesante e soprattutto resistente. Vi servirà essenzialmente per livellare il terreno e prepararlo alla semina, destinato, quindi a smuovere la terra. Per questo motivo, dunque, dovrete puntare sulla resistenza, in modo che sia in grado di fare il suo lavoro senza rischiare di rompersi al primo ostacolo o la prima pietruzza che s’incontra. Per essere resistente, quindi, i suoi denti dovranno essere necessariamente in ferro, vicini tra loro e non eccessivamente lunghi, visto che non dovranno raccogliere o sollevare nulla, quanto piuttosto livellare ed appiattire il terreno, anche in caso di buche o dossi. Il manico, invece, dovrà essere piuttosto corto, per agevolare il duro lavoro e la pesantezza già notevole della dentatura in ferro. Potrete, infine, utilizzarlo per aiutarvi anche nella semina, nel creare piccoli solchi in cui sistemare la semente ed interrarla leggermente.
5/8 – Il movimento di raccolta
Una volta capito quale sarà il rastrello adatto a voi, o anche quando utilizzare l’uno o l’altro qualora vi occorressero entrambi, impariamo ad utilizzarlo al meglio. Spiegarlo è forse più difficile che utilizzarlo nella pratica, visto che vi verrà sicuramente naturale. In ogni caso, dovrete impugnare il manico del rastrello come fosse una scopa, quindi con le mani ben salde, poste una all’estremità del manico e l’altra a circa metà della lunghezza, affinché riusciate a muoverlo agevolmente avanti ed indietro. Sarà bene divaricare leggermente le gambe durante il lavoro, per avere una maggiore stabilità sul terreno e non rischiare di cadere al primo ostacolo. Per quanto riguarda la raccolta con il rastrello a denti lunghi e larghi, dovrete prima raccogliere erba e foglie con movimenti che partano dal davanti e procedano all’indietro, tirando verso di voi erba e foglie. Subito dopo, sollevate il rastrello spingendolo leggermente all’indietro, così che si liberi dalle foglie appena raccolte e riportatelo in avanti, senza poggiarlo, subito dopo l’erba che vorrete raccogliere. Poggiatelo in terra e tirate di nuovo verso di voi. Ripetete l’operazione finché non avrete rastrellato tutto. Utilizzate questo rastrello anche per sollevare cumuli di erba e foglie e versarli in contenitori per la raccolta, qualora non disponeste di un apposito forcone.
6/8 – Il movimento di livellamento
Per quanto riguarda, invece, il rastrello da livellamento, dovrete impugnarlo più o meno allo stesso modo, ma andrete ad esercitare su di esso una maggiore pressione verso il terreno, specialmente per livellarlo. Potrete utilizzarlo, inoltre, anche spingendolo in avanti, per rompere eventuali detriti, utilizzando la sua dentatura fitta e stretta e la sua struttura in ferro. Per compattare il terreno, una volta riempita un’eventuale buca con il terreno trasportato con il rastrello, sistematelo in perpendicolare e picchiettate sulla terra con dei colpi decisi. Anche qui, l’utilizzo vi verrà naturale e imparerete sicuramente molto in fretta.
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8/8 Consigli
- Se siete dei neofiti, acquistate i vostri primi rastrelli in negozi di bricolage e giardinaggio: la scelta sarà più vasta e potrete usufruire anche di consulenze gratuite dei capi reparto, che sapranno indirizzarvi verso il giusto attrezzo.
- Non dimenticate mai i vostri attrezzi alle intemperie, una volta finito di lavorare. Con la pioggia ed il sole forte, infatti, il legno potrebbe gonfiarsi, seccarsi e deteriorarsi, mentre il ferro è soggetto alla ruggine.
- Indossate sempre dei guanti da giardinaggio quando utilizzate un rastrello o altri attrezzi simili, così da evitare che le vostre mani possano graffiarsi. Allo stesso modo, indossate abbigliamento adatto al giardinaggio per proteggervi da eventuali incidenti.