1/5 – Introduzione
Tutti sappiamo che, oltre al miele, dall’apicoltura è possibile ottenere un prodotto altrettanto prezioso: la cera d’api, prodotta da ben otto ghiandole ventrali delle api operaie. Tale prodotto è rilasciato da questi insetti sotto forma di piccole scaglie, che fuse con l’acqua calda si trasformano nella cosiddetta “cera vergine”. All’aumentare della temperatura dell’acqua, la cera perde il suo odore aromatico ma, allo stesso tempo trova largo uso in svariate applicazioni. Scopriamo insieme come utilizzare la cera d’api.
2/5 – Impiego della cera d’api fin dagli egiziani e romani
L’utilizzo della cera d’api risale già all’epoca degli egiziani, i quali impiegavano questa risorsa naturale, nota per le sua impermeabilità, nella costruzione di navi. In seguito, gli antichi romani, sempre in virtù di questa peculiarità, erano soliti utilizzarla per isolare dall’acqua i dipinti murali; mentre nel medioevo era ritenuta talmente preziosa da divenire una vera e propria forma di valuta, ed un bene talmente prezioso da essere riservato a “pochi eletti”. Diciamo che la cera d’api, forse anche perché era del colore dell’oro e quindi della ricchezza, è sempre stata vista con l’occhio che tutti coloro che la possedevano erano più che benestanti, che la cera d’api era un unico prodotto che ricopriva più mansioni dato i suoi molteplici usi. Essa non poteva essere posseduta da tutti, era una privilegio averla ed era sinonimo di elevatezza sociale.
3/5 – Impiego moderno della cera d’api : cosmetici e pulizia
Oggi, invece, la cera d’api è divenuta un prodotto largamente diffuso ed utilizzato in ambito cosmetico e farmaceutico per le sue caratteristiche emollienti, nutrienti e ricostituenti; oltre che è largamente impiegata nei prodotti per la pulizia dei pavimenti e per la pulizia delle scarpe, soprattutto se fabbricati in pelle o con altri materiali particolarmente delicati. Al giorno d’oggi la cera d’api è utilizzata anche per fare le candele, utilizzate soprattutto nelle chiese ortodosse e in altri locali.
4/5 – Impiego della cera d’api nell’ambito domestico e alimentare
Nell’ambito domestico la cera d’api è spesso presente nei prodotti impiegati per la lucidatura dei mobili in legno ed alla lubrificazione di cassetti e finestre. Ricordiamo che l’impiego della cera d’api si estende anche alla realizzazione di sculture e gioielli. In questo caso basterà ammorbidire il prodotto con olio vegetale affinché risulti ancora più morbido e malleabile; creare originali ed insoliti monili diverrà così un gioco da ragazzi. Infine nel campo alimentare la cera d’api è largamente impiegata per rivestire le varie forme di formaggi durante la fase di stagionatura; da studi effettuati è stato appurato che è un perfetto additivo alimentare, completamente naturale ed in grado di sostituire più che egregiamente i preparati di origine “sintetica”.
5/5 – Il mito delle api di Virgilio
Il mito delle api risale fin dai tempi più antichi, ci riferiamo al grande poeta Virgilio, il quale nelle sue opere descrive la società delle api come una comunità ideale, perfettamente organizzata e ordinata. Le api, secondo il poeta, non sono soggette, per la riproduzione, alla schiavitù del sesso. La loro specie è infatti rigenerata mediante la bugonia, cioè la nascita miracolosa di sciami di api dalla carcassa putrefatta di un vitello ucciso. Da questo mito, probabilmente, la cera d’api ha un grande valore.