1/7 – Introduzione

Le catene per pluviali sono organi flessibili che servono a trasmettere il moto rotatorio tra due alberi, che stanno a una certa distanza tra loro. Ma per garantire la costanza tra il rapporto di trasmissione si impiegano le catene calibrate e a rulli. Quest’ultime si avvolgono su apposite ruote dentate,che si prestano ad avere lo stesso passo. Utilizzare le catene per pluviali è una pratica comune e diffusa e può consistere in un’ottima aggiunta al sistema di drenaggio e distribuzione dell’acqua dal tetto. La catena presenta alcuni vantaggi rispetto al classico tubo pluviale. Tanto che ha bisogno di meno manutenzione, è meno soggetta a danneggiamenti a causa dei cambiamenti atmosferici (ad esempio grandine). Inoltre offre un piacevole suono, simile a quello di una cascata quando scorre l’acqua. Un piacevole suono “bianco” che rilassa come d’altro canto quello della pioggia. Nella seguente guida spiego come utilizzare le catena per pluviali.

2/7 Occorrente

  • Catena in PVC
  • Secchi di metallo
  • Fognatura bianca
  • Pernio di rame
  • Silicone marrone
  • Ponteggio

3/7 – Scegliere le catene per pluviali

La prima cosa da fare è quella di scegliere la catena per pluviali da utilizzare. La maggior parte delle catene sono costruite in rame o ottone, per ovvie ragioni di resistenza. Ma col passare degli anni e con l’utilizzo, man mano che l’acqua ci scorre sopra, le catene in rame tendono a creare una patina (simile a quel che accade con la reazione fra titanio e ossigeno) di un gradevole colore bronzo-oro vivo, mentre quelle in ottone, materiale in cui la tendenza alla ruggine è drasticamente ridotta, tendono ad assumere un colore a metà tra il bronzo scuro e il dorato. Sono altrettanto evidenti le ragioni per le quali è decisamente sconsigliabile utilizzare una catena di ferro, un materiale che tende ad arrugginirsi molto più in fretta. Sono possibili molte soluzioni fai-da-te, ma esistono sul mercato anche aziende specializzate che realizzano catene specificatamente per quest’utilizzo, offrendo alternative decorate e ben fatte, non solo funzionali ma anche piacevoli all’occhio.

4/7 – Posizionare le catene per pluviali

A questo punto, dopo aver scelto il tipo di catene per pluviali si può passare a posizionarle. Le catene per pluviali vanno usate esclusivamente per superfici di piccola dimensione. Pertanto è sconsigliato impiantarle in tetti ampi e grandi, poiché a lungo andare potrebbero provocare allagamenti. Ovviamente prima di sistemarle, occorre verificare alcuni particolari. Inoltre è fondamentale realizzare un progetto, prendendo le misure e scegliendo il punto adatto dove collocarle. Ad esempio, si possono installare sul tetto di una piccola veranda e farle passare attraverso secchi e contenitori di metallo e legno. Quest’ultimi, per funzionare alla perfezione, devono essere collegati alla rete fognaria bianca.

5/7 – Raccogliere l’acqua piovana

Per concludere, si possono utilizzare per raccogliere l’acqua piovana. Generalmente il canale di drenaggio, il tubo comunemente conosciuto come pluviale, fa scivolare l’acqua dal tetto al cemento o all’erba sottostante così da permettere un flusso più naturale e che eviti al sistema fognario di intasarsi distribuendo più equamente l’acqua. La principale differenza tra una catena e un tubo è che proprio nel fatto che la catena permette una distribuzione ancora più uniforme e graduale. Fondamentale soprattutto in grado di pioggia molto forte. Si pensa comunemente che i primi a utilizzare il sistema di drenaggio con la catena al posto di quello con il tubo furono i Giapponesi. Questa soluzione permette, fra le altre cose, di raccogliere meglio l’acqua piovana in un secchio e consente di riutilizzare quest’acqua in maniera intelligente, invece che sprecarla, ad esempio per annaffiare le piante.

6/7 Guarda il video

7/7 Consigli

  • Rivolgersi a negozi specializzati
  • Collegare la grondaia direttamente al sistema fognario, oppure a un secchio per raccogliere l’acqua