1/6 – Introduzione
In casa possono verificarsi diverse situazioni in cui può ritornare utile misurare una termocoppia con il multimetro. Per eseguire questa operazione se non siete degli esperti ma avete comunque un minimo di praticità nel fai da te, potete procedere seguendo alcuni suggerimenti che troverete elencati nei passi successivi della presente guida. Le termocoppie sono abbastanza economiche ed inoltre riescono a misurare diversi tipi di temperature; infatti, questo le ha fatte diventare uno degli strumenti più utilizzati per svolgere una varietà di misurazioni e test. Uno dei più grandi difetti delle termocoppie, è che non riescono ad essere totalmente precise, ma possono presentare degli errori di circa un grado. Premesso ciò, ecco dunque come verificare una termocoppia con il multimetro eseguendo tre test specifici.
2/6 Occorrente
- Multimetro
- Adattatore
3/6 – Eseguire il test a circuito chiuso
Per la verifica della termocoppia va bene sia un multimetro di tipo analogico che digitale. Detto ciò, per prima cosa estraete la termocoppia dall’apparecchio assicurandovi di rispettare tutti i protocolli di sicurezza. Per questo motivo è sempre opportuno utilizzare dei guanti isolanti per evitare folgorazioni. A questo punto, potete procedere eseguendo il primo test a circuito chiuso. Nello specifico attivate la modalità di resistenza del multimetro misurata in Ohm, dopodichè collocate i puntali nero e rosso dell’apparecchio sui due connettori della termocoppia.
4/6 – Leggere il valore della termocoppia
Dopo aver eseguito la suddetta misurazione a circuito chiuso, è importante leggere il valore della resistenza della termocoppia. In tal caso se il multimetro è di tipo digitale emette un segnale acustico e nel contempo indica una lettura numerica del valore di resistenza. Se invece indica una lettura contrassegnata dalla sigla “OL” allora significa che il circuito è aperto e quindi la termocoppia è rotta e va sostituita. Inoltre è importante sottolineare che se la resistenza risulta eccessivamente elevata ovvero con un valore che supera di gran lunga i 30/40 Ohm, ciò sta a significare che la termocoppia non è più in grado di interagire e quindi va perciò cambiata con una ex novo.
5/6 – Effettuare la rilevazione a circuito aperto
A questo punto della guida come accennato in fase introduttiva possiamo procedere con un altro dei funzionali tre test che ci indicheranno lo stato di efficienza della termocoppia. Nello specifico cambiamo la funzione del tester per effettuare la rilevazione a circuito aperto. La manopola del lettore va quindi spostata sulla funzione voltaggio e precisamente su”mV”. Fatto ciò, inseriamo un puntale in un connettore e l’altro nella valvola del gas. A questo punto riscaldiamo con una leggera fiammella il connettore libero, fino ad arrivare sul display fra i 25 e i 30 mV e verificare se avviene la lettura. Se quest’ultima presenta un voltaggio inferiore allora la termocoppia va necessariamente sostituita.
6/6 – Prendere un adattatore a 12 Volt
Per concludere la nostra guida parliamo del terzo test da effettuare con un multimetro per verificare l’efficienza di una termocoppia. In questo caso il voltaggio lo possiamo testare posizionando un puntale del multimetro su di un lato della termocoppia. Fatto ciò, prendiamo un adattatore a 12 Volt e vi attacchiamo l’altro morsetto. Un valore inferiore a questa misura ci indica che la termocoppia va cambiata, in quanto non più in grado di raggiungere il voltaggio necessario per funzionare correttamente.