1/4 – Introduzione
Se intendiamo verniciare il rame, è importante sapere che essendo un metallo molto ossidabile, non è prudente rivestirlo con qualsiasi tipo di vernice, poiché a lungo andare, l’ossido riesce a trapassare attraverso il colore, facendolo diventare nerastro. Per ovviare a questo inconveniente, bisogna adottare un passaggio obbligato, che consiste in un procedimento chiamato decapaggio. In questa breve guida illustrerò come verniciare il rame in pochi e semplici passaggi, perciò continuiamo a leggere questo articolo per scoprire come fare. Attenzione: questa è una guida redatta a solo scopo informativo, pertanto non mi assumo alcuna responsabilità dell’uso che se ne farà.
2/4 – Trattare l’oggetto in rame
Mediante questo procedimento chimico, si ottiene un processo che consente di rimuovere l’ossidazione sulla superficie del rame, rendendolo idoneo a qualsiasi tipo di verniciatura o copertura (porcellana compresa). Nel caso del rame, il procedimento di decapaggio è quindi necessario e deve essere eseguito immergendolo in un apposito liquido (reperibile presso qualsiasi ferramenta o negozi specializzati), dopodiché va risciacquato ed asciugato. Dopo il trattamento, la superficie è pronta per essere colorata.
3/4 – Applicare uno strato di primer
Un secondo sistema per verniciare il rame, è quello di utilizzare delle sostanze isolanti, per essere sicuri che il colore aderisca alla perfezione e, una volta asciugato, non si scrosti. In questo caso, se utilizziamo vernice con solventi, il primer indicato è a base di antiruggine, che applicato con molta cura a pennello, costituisce un ottimo strato per creare la superficie idonea. Dopo l’applicazione della vernice, per evitare brutte e antiestetiche striature o grumi, prima che la vernice si asciughi definitivamente cospargiamo la superficie di talco; a questo punto, con il palmo della mano strofiniamo (non troppo aggressivamente), ottenendo una colorazione compatta e liscia.
4/4 – Verniciare l’oggetto in rame
Dopo la preparazione di base il rame va accuratamente satinato, e mediante l’ausilio di una paglietta di ferro, fatta agire in modo circolare su tutta la superficie. Lo scopo è di eliminare lo strato lucido naturale, che con il procedimento appena indicato, viene ulteriormente accentuato. Soltanto adesso, possiamo procedere con l’applicazione delle vernici. Se intendiamo utilizzare pitture acriliche, l’ideale è eseguire la verniciatura con un compressore o una bomboletta spray, che vanno tenute a debita distanza, per evitare bollature. La colorazione per essere uniforme, necessita di almeno due mani (ricordiamo di aspettare 20 minuti tra una mano e l’altra).