1/6 – Introduzione

Il compostaggio è una realtà ormai consolidata nell’esperienza di tante famiglie italiane e non. I rifiuti verdi (sfalci, foglie, ramaglie) e gli scarti della cucina, rappresentano nel complesso la frazione più consistente dei rifiuti domestici, che è dunque pari ad una percentuale di circa il 40% in peso, cioè circa 240 kg per abitante all’anno in Italia. Dati statistici che fanno comprendere in modo chiaro come il compostaggio sia un processo di grande rilevanza. In questa guida vogliamo illustrarvene tutte le caratteristiche.

2/6 – I materiali organici che possono essere utilizzati

In generale tutti i materiali organici possono essere adatti per entrare nel processo di compostaggio domestico. Alcuni tuttavia, occorre che vengano evitati, perché potrebbero creare problemi alla velocità del processo, oppure potrebbero determinare il richiamo di animali indesiderati e la produzione di cattivi odori. Per attivare il cumulo, è sempre consigliabile pertanto utilizzare una piccola parte del compost maturo già prodotto. Va però aggiunto che in commercio sono reperibili numerose marche di attivatori, composti da miscele di microrganismi decompositori liofilizzati, enzimi e specifiche sostanze azotate.

3/6 – Il buon livello di miscelazione delle sostanze

Una buona miscelazione delle sostanze impiegate nel compostaggio, permette un corretto andamento del processo. Nel caso di grandi cumuli di foglie o di materiale legnoso triturato, può risultare molto opportuna l’aggiunta di integratori in grado di bilanciare il rapporto tra carbonio e azoto, oppure tra i vari composti organici dell’azoto, come cornunghia, pollina e tanti altri. Altre sostanze che attivano il processo sono rappresentate dalla bentonite, cioè argilla che trattiene l’azoto e da altri elementi nutritivi nei complessi argillo-umici e le fosforiti, che hanno la capacità svolgere una funzione di tipo fertilizzante per il compost.

4/6 – Il drenaggio dei materiali

Infine, vi è un’altra caratteristica del compostaggio che va sempre tenuta in grande considerazione: indipendentemente da quali sono gli elementi che formano la compostiera, il cumulo va formato e gestito basandosi su alcune regole di natuta generale dalle quali è sempre opportuno non derogare. Tra queste ricordiamo quella di drenare alla base un letto drenante di materiale grossolano. A tal proposito, possono andare davvero bene i rametti e della paglia, da usare in abbinamento a dei piccoli trucioli.

5/6 – Il giusto rapporto tra carbonio e azoto

Fate poi attenzione al giusto rapporto carbonio/azoto dei materiali, controllando sempre il livello di umidità. Ricordate infatti che un valore troppo alto di quest’ultima, non permette la giusta aerazione (ossigenazione) del cumulo. La corretta quantità di materiale carbonioso è assicurata dalle foglie secche e dalle ramaglie triturate, quindi per il compostaggio domestico, ricordate di utilizzarne in grande quantità. Infine va detto che dovete sempre rimescolare periodicamente il cumulo con un forcone o con l’apposito aeratore.

6/6 – L’alternanza di materiali umidi e secchi

Per un corretto compostaggio domestico, bisognerà poi alternare strati di materiali umidi (sfalci, scarti di cucina, verdure e così via) e materiali più meno acquosi (legno triturato, foglie secche, cartone). Ricordate poi che la pezzatura dei materiali non deve mai superare l’altezza di 10 cm. Questo affinché possa sempre garantire che il processo avvenga in tempi non troppo lunghi. Le sostanze così inserite, dovranno essere periodicamente mescolate, in modo da consentire la corretta amalgama nel corso del tempo.