1/6 – Introduzione

La girobussola è uno strumento utilizzato nella navigazione marittima con il quale è possibile trovare la corretta direzione e la rotta che deve seguire una nave. In particolare, la girobussola determina sempre la direzione del Nord, seguendo specifiche e rigorose leggi della fisica. Tuttavia la girobussola è uno strumento soggetto a qualche piccolo errore di calcolo che è necessario eliminare ai fini di una navigazione corretta e senza problematiche. Ecco alcuni consigli per risolvere il piccolo inconveniente e per calcolare l’errore della girobussola ai fini di eliminarlo.

2/6 – Effettuare il calcolo al sorgere del sole

Come già accennato quindi, è buona norma ogni tanto effettuare il calcolo dell’errore residuo della girobussola. Un primo consiglio di fondamentale importanza è quello di effettuare tale calcolo al sorgere del sole o al tramonto di esso, attraverso la misurazione dell’amplitudine. Tale calcolo, da effettuarsi quindi in orari ben precisi della giornata, può risultare utile anche per prevedere l’insorgere di un guasto serio al sistema giroscopico.

3/6 – Tenere sotto controllo l’errore residuo

Vi consigliamo quindi, in ogni caso, di tenere sempre sotto controllo l’errore residuo e di calcolarne la portata. Nelle navi, infatti, l’insorgere e il determinarsi di tale errore residuo può comportare difficoltà nel mantenimento della corretta rotta. Bisognerà quindi creare un sistema di smorzamento delle oscillazioni che possa permettere un allineamento sicuro e che tale allineamento possa mantenersi costante durante tutta la navigazione.

4/6 – Compensare la girobussola

Per prima cosa, quindi, occorrerà compensare la girobussola. Tale operazione è possibile effettuando alcuni giri di bussola per calcolare le deviazioni in atto e stilare una tabella precisa per la correzione e la conversione. Il consiglio è innanzitutto quello di calcolare la declinazione magnetica, la variazione annua, la deviazione che muta con la direzione del meridiano, della prora e della posizione della rosa dei venti. Ecco tutti i valori che vi servono per determinare la compensazione della girobussola.

5/6 – Seguire una formula matematica

Stabiliti i valori numerici sopra riportati, si potrà ora calcolare l’errore residuo della girobussola. Per far ciò si dovrà ricorrere ad una formula matematica e all’utilizzo di uno specifico calcolo. Vi consigliamo di procedere in questo modo: determinate il momento in cui sorge il sole e calcolate l’azimut. Per calcolare l’azimut vi basterà porre un apparecchio azimutale sulla controplancia dell’imbarcazione. Operate poi la sottrazione Azv-Azo per calcolare l’errore eg della girobussola. Avvalendovi della relazione costante Pv=Pgb+eg, sarà facile calcolare l’errore con la seguente formula: Pv=Pgb+eg (2) Vm= Pv-Pbussola (3) d=Vm-d. Tutti i calcoli dovranno essere scritti su una tabella e il calcolo della deviazione dovrà essere messo a confronto con quello svolto dal compensatore. I dati tra i due elementi dovrebbero quasi sempre coincidere.

6/6 – Seguire la formula della costante

Tuttavia, per calcolare l’errore della girobussola, è consigliabile anche riferirsi ad un’altra formula, cosiddetta “della costante k”, che è possibile riassumere nel modo seguente: E=k*S*cos (C)*sec (L). Ricordiamo che “e” sta per la correzione da apportare, “k” è l’unità di misura della velocità che corrisponde a 0,0635 nodi, “S” rappresenta la velocità della barca, “C” la rotta della nave e “L” la latitudine. Ecco alcuni consigli per calcolare in modo rapido ed efficace l’errore della girobussola.