1/6 – Introduzione
Forare il legno non è un’operazione difficile, a patto che si abbiano gli strumenti adatti: oggi si trovano in commercio per meno di cento euro dei prodotti veramente validi, che permettono di regolare velocità e di sostituire un gran numero di punte. Per quanta accortezza possiamo mettere però, può sempre capitare un inconveniente a cui è quasi impossibile porre rimedio in un secondo momento: la scheggiatura. Per evitare che il legno scheggi, cioè che nel praticare un foro si sollevino piccole schegge dal lato opposto a quello di entrata, possiamo seguire dei consigli utili per forare il nostro legno senza romperlo.
2/6 – Utilizzare un trapano di buona qualità
Una volta si faceva tutto a mano, con trapani pesanti azionati da uno o più uomini: tutto questo oggi è un lontano ricordo. Per la foratura del legno ricorriamo sempre al trapano elettrico, uno strumento che garantisce precisione e che abbatte i tempi. Sostanzialmente, esistono in commercio due tipi di trapani: a colonna e a pistola. Il primo tipo viene usato per grosse produzioni, in officine e falegnamerie: permette una maggiore stabilità e non è stancante maneggiarlo, garantendo così un tempo d’uso maggiore. Tuttavia, visti i costi decisamente minori, in casa è più probabile trovare il trapano a pistola, validissimo per lavori di piccola o media entità.
3/6 – Usare la punta giusta
Le punte per trapano non sono tutte uguali: esse differiscono tra loro per spessore, forma e materiale. Dallo spessore, espresso in millimetri, dipende ovviamente il diametro del foro; forma e materiale invece variano in base al materiale da forare. Una punta per il legno è completamente diversa da una per il metallo: spesso, soprattutto per i prodotti di grandi marchi, è possibile addirittura trovare una punta per un determinato tipo di legno (abete, mogano, etc.): scegliamola quindi in base alle nostre necessità, perché in questo caso non l’una non vale l’altre.
4/6 – Procedere lentamente
La maggior parte delle scheggiature è causata da un’eccessiva fretta nel forare il legno: il trapano non deve essere “spinto”, perché questo andrebbe a disturbare il movimento rotatorio della punta. Per eseguire un buon foro è essenziale seguire il naturale andamento del trapano, avanzando solo quando questo ha già creato lo spazio necessario per proseguire in profondità.
5/6 – Unire due pezzi di legno
Molto spesso le schegge si formano quando, essendoci il vuoto dietro il pezzo che stiamo forando, la punta del trapano attraversa il foro di uscita con troppa forza. Per evitare che ciò accada, uniamo al pezzo da forare un altro pezzo, preferibilmente da buttare perché potrebbe rovinarsi: così facendo eviteremo di creare sbavature alla fine della foratura.
6/6 – Usare il nastro adesivo
Se non abbiamo un altro pezzo di legno, possiamo lo stesso usare il metodo precedente, utilizzando del nastro adesivo. Applichiamo una striscia di nastro nel punto in cui verosimilmente ci aspettiamo fuoriesca la punta: la pressione applicata eviterà che si sollevino schegge di legno.