1/6 – Introduzione

Quando si decide di rinnovare le porte interne, è importante scegliere la pittura adatta. Il prodotto deve essere preso in base al materiale delle porte, per poi farlo aderire perfettamente. In commercio sono disponibili prodotti specificamente studiati per il restauro, che escludono laboriosi interventi costosi. Per quanto concerne i materiali, sulle porte di legno si possono adoperare molti tipi di pittura. Mentre per quanto riguarda il metallo è preferibile usare la vernice. In questo modo le finiture verniciate assicurano un ottimo recupero delle porte, rispettando le caratteristiche cromatiche preesistenti. Nella seguente guida vi indico alcuni consigli sulla scelta della pittura per porte interne.

2/6 – Pitturare con la vernice

Le porte interne servono a garantire un buon isolamento acustico tra i vari locali. Ma va considerato anche il fattore estetico, che include l’aspetto e le finiture. Quindi nel momento in cui le porte invecchiano, occorre rinnovarle. Uno delle pitture che generalmente viene usata è la vernice, un prodotto versatile è molto facile da stendere. Ovviamente prima di iniziare la posa è necessario preparare la porta, carteggiandola e applicando uno strato di sigillante. Le vernici si possono utilizzare sul legno, sul metallo e sul pvc.

3/6 – Pitturare con l’olio

Un altro sistema è quello pitturare le porte con la pittura a olio. Quest’ultima può essere naturale dura o opaca e a base d’acqua. Prima di passare a ristrutturare la porta, occorre definirla e correggere le imperfezioni con uno stucco apposito. Dopodiché si passa a dipingerla con dei pennelli universale o con il rullo. Gli olio per pittura sono sostanze organiche insature, che per azione dell’aria sul doppio legame induriscono e formano una pellicola protettiva.

4/6 – Pitturare con l’impregnante

Se le porte interne sono di legno e risultano ingiallite, è consigliabile pitturarle con l’impregnante. In questo modo ritorneranno come nuove. Una volta applicato sulle porte, protegge il legno dagli attacchi di tarme e funghi. L’impregnate si può trovare in vari colori e trasparente. Per utilizzarlo è fondamentale preparare le porte, come ho spiegato nel passo precedente. Per rifinire il lavoro rimuovere con un panno pulito, mentre il prodotto è ancora fresco, eliminando eventuali schizzi e sbavature di colore.

5/6 – Pitturare con lo smalto

Pitturare con lo smalto, è uno dei consigli che viene suggerito, quando si vuole ottenere un effetto graffiato sulle porte interne. Questo sistema si combina bene anche con altri metodi. Utilizzando questa pittura, ad esempio, si può realizzare un bordo graffiato su una porta in cui i pannelli centrali sono stati decorati con la tecnica della puntinatura, oppure con il venalegno. Prima di iniziare, lavare le porte con una soluzione di acqua e soda o detersivo. Dopodiché, strofinarla con della carta vetrata media per togliere bollicine e tracce di vernice. In seguito spolverare con un pennello e procedere con la pittura. In seguito applicare una base di smalto satinato sull’intera superficie delle porte, usando un pennello. Nello stendere lo smalto si segue il senso della venatura, poiché la graffiatura deve essere eseguita in tale direzione: la superficie deve avere un aspetto liscio e trasparente.

6/6 – Pitturare con la vernice a gesso

Per concludere si può adoperare la vernice a gesso. Questo materiale dona alle porte uno stile vintage. Il prodotto è disponibile in vari colori ed è molto economico. La preparazione delle porte deve essere eseguita come ho spiegato in precedenza. Fatto ciò, si comincia a dipingere le porte. Quindi intingere un pennello nella vernice a gesso e stenderlo su tutta la superficie. Facendo attenzione a non staccare mai in modo brusco il pennello dalla porta. Ma sollevandolo gradualmente, sempre facendolo scorrere verso il basso. Dopo per continuare la pennellata senza che si noti l’interruzione, si riprende il movimento appoggiando il pennello sulla porta. Per questo tipo di pittura è consigliabile applicare più strati di colore.