1/4 – Introduzione
Spesso i bambini non sono attratti dalla frutta, magari il sapore acidulo non li convince, o solo non sono abituati alla curiosità dell’assaggio. Considerato che la frutta è una fonte di vitamine indispensabili alla crescita e al sano sviluppo è sicuramente il caso di insistere.
Non stancatevi perciò di preparare piccoli pezzi di frutta tagliata nel piatto, da gustare come aperitivo, prima del pranzo o della cena. Sicuramente la frutta è la scelta più adatta per concludere la colazione o per fare merenda.
Ogni volta cambiate genere in modo che a poco a poco i piccoli si abituino ai diversi sapori, date spazio a quella di stagione che sicuramente, oltre ad essere più sana sarà anche molto più dolce e gustosa.
Provate e riprovate senza stancarvi e a poco a poco la curiosità prenderà il sopravvento.
Se volete potete raccontare piccole favole o filastrocche per rendere l’assaggio più divertente.
Vediamo allora come è possibile far mangiare la frutta ai bambini con una favola in rima da imparare a memoria.
2/4 – La favola della mela magica
C’era una volta una mela davvero speciale
era rossa e croccante e deliziosa da mangiare,
chi poteva assaggiarne anche solo un pezzettino
avrebbe potuto scegliere il suo prossimo destino.
Sarebbe diventato un mago, un esploratore,
un astronauta, un pilota, una ballerina o uno scrittore…
Quella magica mela rossa era proprio come questa qua
assaggiane un pezzettino e chissà cosa accadrà!
3/4 – La pera e il formaggio
Il contadino scalzo di un lontano villaggio
mangiava sempre le pere con il formaggio.
Un giorno volle cambiare e allora provò
il formaggio con le pere e si meravigliò:
“Che squisitezza che cosa prelibata!”
disse che una delizia così non l’aveva mai provata.
Assaggiane anche tu e ti sorprenderà che cosa buona è
questa cosina qua.
4/4 – La nonnina delle pesche
C’era una volta una vecchia donnina che abitava proprio in cima a una collina,
abituata a mangiare una pesca ogni ora, passava il tempo sempre da sola.
Tutti i noccioli apriva paziente,
sgranocchiava anche il seme e non lasciava mai niente.
Un giorno dentro al guscio uno gnomo trovò:
“Mi chiamo Martino e con te resterò!”
Sapeste che gioia per quella donnina,
non fu più da sola da quella mattina.
Se vuoi andare a trovarla se ne sta ancora là,
mangia dieci pesche al al giorno e allo gnomo Martino ne da la metà.