1/7 – Introduzione

La pianta del melograno appartiene alle punicacee ed il suo nome scientifico è punica granatum. È originaria del medio oriente e viene coltivata largamente anche nelle aree del Mediterraneo e nel Caucaso. Per quanto in Italia non sia molto conosciuta, vi sono svariati amanti e appassionati di giardinaggio che si prendono cura di questa pianta, raccogliendone i frutti. Le foglie si presentano lucide, sottili e sono lunghe all’incirca 6 cm. I fiori sono caratterizzati da quattro piccoli petali i cui colori variano dal bianco al rosso intenso brillante. La melagrana è simile ad una bacca rotonda dalla scorza dura. La polpa, invece, è costituita da semi rosso lucido molto dolci e succosi. In questa guida, vi illustreremo gli errori più comuni nella potatura del melograno. Scopriamoli insieme nel dettaglio.

2/7 Occorrente

  • Cesoie
  • Guanti da giardinaggio

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Ci sono diversi errori in cui si può incorrere quando si cura e si coltiva la pianta del melograno. Per poterne favorire lo sviluppo e la crescita regolare, si devono seguire alcuni accorgimenti particolari. Tra questi, è di fondamentale importanza la potatura corretta della stessa. Il primo errore in cui si potrebbe incappare, è quello della scelta del periodo per eseguirla. È bene sapere che questa delicata operazione va fatta nei mesi invernali. Sono comunque da evitare i periodi più freddi con gelate o neve. Solitamente febbraio e novembre sono i mesi migliore per mettere in atto tale intervento.

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Quando si pota un melograno, si devono asportare i rami in eccesso. Questo permette ai frutti che nasceranno di ricevere il giusto apporto di luce solare. Così facendo, le melagrane raggiungeranno – in maniera ottimale e corretta – il giusto grado di maturazione. Un errore abbastanza comune commesso durante questa operazione, è l’eccessiva potatura. La pianta ha bisogno di una certa quantità di foglie e rami per assorbire l’adeguata quantità di luce e di energia. In mancanza di questi, viene compromessa la fotosintesi. Il melograno, sentendosi minacciato dall’eccessiva potatura, darà vita ad un maggior numero di rami e foglie e produrrà un numero limitato di frutti.

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Viceversa, con una potatura lieve, il melograno genererà un numero enorme di frutti, rischiando di morire per carenza di energie. L’eccessiva fruttificazione, infatti, può causare un eccessivo carico per i rami. Quest’ultimi potrebbero spezzarsi per l’enorme peso a cui sono sottoposti. Il melograno, oltre che sfoltito, va anche limitato in altezza. Quindi bisogna evitare di lasciarlo sviluppare eccessivamente verso l’alto e procedere annualmente con l’eliminazione dei rami particolarmente lunghi. In questo modo, si favorirà la crescita dei germogli presenti sulla parte più bassa dell’arbusto ed il corretto ed omogeneo sviluppo della pianta stessa.

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7/7 Consigli

  • Ceracate di trovare la giusta via di mezzo per la potatura, Questa non dovrà essere eccessiva ma nemmeno troppo superficiale