1/6 – Introduzione
Gli alberi di pompelmo (Citrus paradisi) molto raramente necessitano di potatura, specie quando sono piantati nel contesto domestico. Si pensi che più sono le foglie che questi alberi sempreverdi detengono, più sarà elevata la produzione di frutti, i quali saranno anche di qualità migliore. L’albero di pompelmo richiede la potatura solo se ha subito danni dal freddo, poiché bisogna eliminare i rami secchi o separare quelli che interferiscono fra loro. Sebbene si tratti di un lavoro piuttosto semplice, gli sbagli che si possono commettere sono tanti e possono essere determinanti ai fini della produzione dei frutti e della vita dell’albero stesso. Vediamo allora quali sono gli errori più comuni nella potatura del pompelmo.
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Se si cresce la pianta dal seme, evitiamo di farla crescere spontaneamente, invece applichiamo ai rami, dei correttori per condurre i rami in forma rotonda, facendoli evolvere per larghezza, anziché in altezza; quando la pianta è adulta evitiamo di potare il pompelmo con esportazioni dei rami eccessive, ma preoccupiamoci di toglier via solo i rami secchi e senza i nuovi ributti.
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Evitiamo di togliere i rami apparentemente secchi, pratichiamo invece un leggero taglio per assicurarci che l’interno del legno sia morto, molto spesso l’interno si presenta invece ancora verde, ingannandoci quando ormai abbiamo deturpato il ramo stesso. Non potiamo i rami che hanno la direzione verso l’alto, perché sono quelli che hanno ancora un’ottima fruttificazione.
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Per togliere ogni dubbio, se dobbiamo alleggerire la pianta, eliminiamo i rami che hanno la tendenza a curvarsi verso il basso; non eseguiamo la potatura nei periodi troppo freddi o troppo caldi e nemmeno in primavera, periodo nel quale il pompelmo inizia il processo di fioritura e di successiva fruttificazione. Quindi, il periodo migliore per estirpare la pianta, è l’autunno.
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Non eseguire mai la potatura più di una volta all’anno, rischieremmo di sdegnare la pianta, con il rischio conseguente di ottenere una scarsa nascita di frutti. Non tagliamo i rami più lunghi quando provengono dalla parte alta della pianta, estirpiamo invece quelli nati dal basso, soprattutto se privi di frutti.
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Se l’albero ha un’eccessiva crescita con la conseguente amplificazione della chioma, non potiamo eccessivamente i rami nella loro parte terminale, ma limitiamoci a eseguire una spuntatura di 2-3 cm, sempre attenendoci al periodo autunnale. Questo vale per tutte le zone periferiche dell’albero.